La gara di cucina a base di carne di cane in Corea del Nord: "Sapore ricco, basta una ciotola" (foto da video) - Blitz quotidiano
Un evento tanto particolare quanto controverso ha avuto luogo il 4 luglio a Pyongyang, capitale della Corea del Nord: una competizione culinaria che ha visto la partecipazione di circa 200 cuochi, un numero record per questa manifestazione. I partecipanti, provenienti da diverse zone della città, si sono sfidati nella preparazione di piatti a base di carne di cane, un alimento tradizionalmente consumato nel Paese. La gara si è tenuta in un ristorante della capitale e prevedeva la realizzazione di quattro pietanze, tra cui la zuppa di carne di cane, molto apprezzata dai commensali. Secondo le testimonianze raccolte dai media locali, il sapore del piatto sarebbe “ricco e soddisfacente, anche dopo una sola ciotola”.
La manifestazione è stata seguita e promossa dalla Televisione centrale coreana, che ha sottolineato come il numero dei partecipanti sia raddoppiato rispetto all’edizione precedente.
🥲 A Dog Meat Cooking Contest Held in North Korea
The competition took place in Pyongyang, reports Reuters.
Chefs were tasked with preparing four dishes from dogs — including soup. Those who tried it say: “Not greasy, with a rich flavor, satisfying even after one bowl.”… pic.twitter.com/V662GNfRk2
— NEXTA (@nexta_tv) July 18, 2025
Tradizione, propaganda e scontro culturale con Seul
In Corea del Nord, la carne di cane non solo è ancora comunemente consumata, ma viene anche incoraggiata ufficialmente dal regime. Nel 2022, la zuppa di carne dolce a base di cane è stata persino registrata come patrimonio culturale immateriale regionale. Questa scelta rappresenta una chiara dichiarazione di identità culturale da parte di Pyongyang, ma anche una forma di contrapposizione nei confronti della Corea del Sud.
Infatti, Seul ha recentemente approvato una legge che prevede, a partire da febbraio 2027, il divieto dell’allevamento, della vendita e della distribuzione di carne di cane, mettendo così fine a una pratica che per decenni ha diviso l’opinione pubblica.