Torna in Romania per Natale con le figlie, l’ex marito la strangola e uccide

di Silvia Di Pasquale
Pubblicato il 5 Gennaio 2024 - 13:58
Torna in Romania per Natale con le figlie, l'ex marito la strangola e uccide

Foto d’archivio Ansa

Era tornata in Romania da Genova, città in cui viveva, per trascorrere il Natale insieme alle figlie e per permettere all’ex marito, loro padre, di vederle. Invece, nella città di Galați, Alina, di origine rom, ha trovato la morte proprio per mano dell’uomo che l’ha strangolata e uccisa.

Nella città ligure la donna si era rifatta una vita insieme al nuovo compagno, un tassista genovese, che l’aveva salvata dal marciapiede, facendole ritrovare un po’ di serenità. E proprio quest’ultimo chiede alla magistratura romena di occuparsi della vicenda con la massima attenzione, perché, secondo lui, “lì i cittadini di origine Rom vengono trattati come cittadini di serie B”.

La storia di Alina

Alina era arrivata in Italia quando era minorenne e aveva lavorato nei campi in Puglia, dove aveva conosciuto il suo ex marito. Si sono sposati e trasferiti a Genova. Ma è proprio in questa città che è iniziato per lei l’inferno, al punto di dover arrivare a prostituirsi, subendo anche maltrattamenti.

Una sera il futuro ex compagno, durante un turno di notte, ha visto la donna a terra e l’ha soccorsa, offrendosi di portarla in ospedale. Da quel momento tra i due è nata una relazione, una svolta positiva che forse lei non avrebbe mai immaginato. Si è allontanata dal marciapiede, ha provato a fare altri lavori e poteva fare leva su qualcuno che si occupasse delle sue figlie. Proprio una delle due bimbe, nei giorni scorsi, aveva inviato al tassista alcuni video in cui il padre picchiava la mamma.

Secondo quanto ricostruito dal suo compagno, Alina sarebbe è rimasta sola con l’ex marito che poi l’ha strangolata. “Chiedo che l’omicidio non passi sotto silenzio, che quell’uomo non esca dopo pochi giorni – ha detto Zanetti -. Ma soprattutto chiedo di potermi occupare delle bambine che sono rimaste senza quell’angelo della loro mamma. Di Alina ce ne sono tante al mondo, succubi di manipolatori che le ricattano, le picchiano e le trattano come oggetti di loro proprietà da sfruttare”.

Forse dovresti anche sapere che…