Cani randagi uccisi a fucilate. La denuncia degli animalisti: “Usati come bersagli mobili”

Prima li avrebbero usati come bersagli mobili, poi, una volta morti, li avrebbero fatti sparire. Questa la sorte che sarebbe toccata ad alcuni cani randagi che vivevano sulle montagne della Locride, in Calabria. A denunciare questi episodi di maltrattamenti di animali è L’ A.I.D.A. & A. (associazione italiana di difesa degli animali e dell’ambiente).

La stessa associazione invierà martedì 10 giugno un esposto alla procura della Repubblica di Reggio Calabria, con l’obiettivo di fare luce su “alcune segnalazioni relative ad episodi che sarebbero successi nelle scorse settimane nei monti della Locride, dove alcuni cani randagi sarebbero stati uccisi a fucilate e poi fatti sparire da persone che con molta probabilità li utilizzavano come bersagli mobili”.