Gaspare Spatuzza, 59 anni, torna in libertà. La notizia, anticipata dal Corriere della Sera, è semplicemente questa: Gaspare Spatuzza, ‘u Tignusu, torna in libertà dopo 26 anni di carcere. Ad aprile 2022 Spatuzza aveva chiesto di uscire dal carcere e ora la Cassazione ha accolto la sua richiesta. Ma chi è Spatuzza? Un pentito certo. Un pentito che ha aiutato i magistrati a capire qualcosa, almeno qualcosa, sulle stragi di Capaci (quindi Giovanni Falcone) e via D’Amelio (quindi Paolo Borsellino).
Ma perché era finito in carcere Gaspare Spatuzza?
Beh, il signor Spatuzza Gaspare, raccontano le cronache giudiziarie, si è autoaccusato di aver rubato la Fiat 126 impiegata come autobomba in via D’Amelio. Inoltre, il signor Spatuzza Gaspare è tra gli autori materiali dell’omicidio di Don Pino Puglisi nel 1993. Spatuzza, raccontano sempre le cronache, ha ricevuto condanne per quaranta omicidi. Finita qui? No. Spatuzza nel curriculum ha anche il rapimento del 13enne Giuseppe Di Matteo. Rapito per vendicarsi del padre Santino e del suo pentimento. Nel 1997 l’arresto poi in carcere, raccontano, la svolta mistica con l’iscrizione alla facoltà di Teologia. Il suo pentimento risale al 2008.
Ora Spatuzza dovrà seguire alcuni obblighi
Ora Spatuzza dovrà seguire alcuni obblighi. Tipo non frequentare pregiudicati o uscire dalla provincia decisa dalla Questura. Spatuzza, raccontano, ha chiesto perdono alle vittime. Spatuzza, raccontano, ha iniziato a fare volontariato. Si è anche scusato con il fratelli di Don Puglisi. Ha aiutato in qualche modo Spatuzza con il suo pentimento? Sì. Sembra proprio di sì. E’ giusto, al netto del pentimento, della conversione, delle scuse, del volontariato, di tutto quello che volete, che esca di carcere dopo 26 anni, 26 anni ripeto, dopo tutto quello che ha fatto nella sua vita?