La questura di Padova smentisce la ricostruzione dei fatti fatta alle televisioni locali dalla conoscente dell’uomo annegato dopo essersi tuffato nel fiume Brenta per sottrarsi ad un controllo.
Per sfuggire al controllo si getta nel Brenta e muore
“La questura afferma – sottolinea una nota della polizia di Stato euganea – che al momento le dichiarazioni non trovano alcun riscontro. Ad ogni buon conto ogni approfondimento investigativo sulla vicenda sarà valutato dall’autorità giudiziaria”. Una fonte della questura rimarca inoltre che “le dichiarazioni non corrispondono alla ricostruzione della donna e i fatti sono corroborati dalla testimonianza di terzi che non fanno parte della polizia”.
Gli investigatori quindi attendono l’esito degli accertamenti che disporrà la Procura “per poi agire – precisa la fonte – con una denuncia contro chi ha fatto tali affermazioni”. La questura, già ieri, aveva evidenziato che lo straniero si era opposto al controllo e, a differenza delle altre tre persone che stavano con lui, aveva fato resistenza, reagendo e ferendo un agente che era stato poi medicato dal personale del 118.
Un’amica dell’uomo morto: “Polizia lo ha picchiato”
Un’amica del giovane nordafricano trovato morto accusa le forze dell’ordine: “Si vede benissimo che lo stavano picchiando”. In una dichiarazione alle televisioni locali, sul luogo del ritrovamento del cadavere, la giovane, ha detto che l’uomo aveva fatto una videochiamata durante il controllo degli agenti, e “nella videochiamata si vedeva il pestaggio. Adesso vedremo come muoverci, perché non è giusto”, ha concluso.
Analogo episodio due anni fa
C’è un precedente ch risale a quasi due anni fa, avvenuto sempre a Padova, in cui un giovane di origini africane era morto dopo essersi gettato nelle acque del fiume Brenta per sfuggire alla polizia. L’episodio avvenne nel giugno del 2021. Il ragazzo era stato sorpreso a rubare in un supermercato nella zona di Altichiero, quartiere a nord di Padova. Era stato notato dalla security interna al negozio infilare del cibo dentro a uno zaino ed era fuggito. La polizia, giunta sul posto, lo aveva inseguito, ma il giovane si era buttato nel fiume Brenta, all’altezza di Vigodarzere; il suo cadavere venne ritrovato in zona poco dopo.