(foto Ansa)
La zanzara tigre, originaria del Sud-Est asiatico, dagli anni ’90 è ormai arrivata anche in Italia. Forse non esiste una cosa più fastidiosa di una zanzara d’estate. Figuratevi una zanzara tigre. Quindi, per evitare rogne, ecco una mini guida (si spera) utile alla giornaliera battaglia contro le nemiche dell’umanità.
Qual è la differenza tra la comune zanzara e la zanzara tigre?
La zanzara tigre di dimensioni leggermente più grandi rispetto alla comune zanzara e, come richiama il nome, ha un aspetto tigrato.
Gli esemplari adulti hanno infatti il corpo nero con striature bianche sul capo, sul torace, sull’addome e sulle zampe. Insomma: come nella foto.
La tigre è attiva tra maggio e ottobre e tende a pungere durante le ore diurne. Vola bassa, davvero bassa, per questo punge soprattutto gambe e caviglie. Maledette.
Che succede se ti punge? Quanto è pericolosa?
Il morso della zanzara tigre, in genere, è molto più fastidioso delle zanzare comuni. Il suo morso può quindi portare a un prurito molto intenso e in alcuni casi più provocare anche del vero e proprio dolore.
In alcuni casi il morso della zanzara tigre può anche portare anche a reazioni allergiche. Molto rari i casi di shock anafilattico.
La zanzara tigre è anche vettore di malattie anche molto gravi, tra cui la malaria, la dengue, la febbre gialla, la Chikungunya e la Zika.
Essendo questi virus praticamente assenti nel nostro Paese, il rischio è pressoché nullo. Ma ovviamente il tutto va tenuto sempre sotto controllo.
Cosa fare per evitare di essere morsi?
I rimedi e i consigli sono sempre i soliti: all’aria aperta è meglio indossare abiti lunghi e di colore chiaro (il nero e le tinte scure attirano questi insetti), mentre sulle aree scoperte è possibile utilizzare sostanze repellenti. In casa, sono molto utili i vaporizzatori e i fornelletti elettrici che aiutano a combattere l’invasione di zanzara tigre. Senza dimenticare la cosa più importante: le zanzariere.