(Foto d'archivio Ansa)
Alla nascita pesava 1,9 kg, ma portava con sé un tumore di 800 grammi, pari a oltre la metà del suo peso corporeo effettivo. Grazie a un doppio intervento – uno intrauterino salvavita e uno subito dopo il parto – oggi la neonata, nata alla 30ª settimana, è in buone condizioni di salute e presto tornerà a casa con la famiglia.
Tutto è avvenuto a Roma, all’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli con il lavoro di un’équipe multidisciplinare coordinata dagli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Il tumore, un teratoma sacro-coccigeo, è una rara neoplasia che colpisce 1 neonato ogni 35.000-40.000. Alla 28ª settimana, data la rapida crescita della massa, i medici hanno effettuato una lasercoagulazione ecoguidata dei vasi, rallentando il flusso sanguigno e consentendo di prolungare la gravidanza. “Il tempo è un fattore determinante – ha spiegato la dott.ssa Isabella Fabietti -. Il corretto timing operatorio ha stabilizzato il feto”. “La gestione multidisciplinare è stata fondamentale – ha aggiunto il dott. Andrea Conforti -. Abbiamo eseguito la rimozione della massa e la ricostruzione anatomica salvaguardando funzioni vitali”. “È stato un lavoro di squadra – ha ribadito Fabietti -, che ha fatto la differenza per il futuro di questa piccola paziente”. Il caso è stato gestito nell’ambito del ‘Progetto Nascita’, che, ha spiegato Conforti, “evita i rischi del trasporto neonatale, unificando in un’unica sede tutte le competenze necessarie”.