Donne d’Impresa: Cristiana Fantozzi continua la tradizione di famiglia nella Fantozzi F.G.M. Petroli

di Orietta Malvisi Moretti
Pubblicato il 12 Novembre 2023 - 19:59
Donne d’Impresa: Cristiana Fantozzi continua la tradizione di famiglia nella Fantozzi F.G.M. Petroli.

Donne d’Impresa: Cristiana Fantozzi continua la tradizione di famiglia nella Fantozzi F.G.M. Petroli

Donne d’Impresa: Cristiana Fantozzi continua la tradizione di famiglia nella Fantozzi F.G.M. Petroli.

Con l’azienda siamo già alla IV generazione, ci racconta con una certa soddisfazione Cristiana Fantozzi. Nella storia della sua azienda, c’è di mezzo un bisnonno e famoso possidente che arrivato dall’Umbria ebbe l’opportunità di impostare in Emilia, già nei primi anni del novecento, un’attività particolarissima.

Vi ricordate i vecchi empori, dove si trovava tutto e di più? Ecco, in quell’emporio pieno di cose, il bisnonno si era occupato anche del “petrolio lampante”, quello cioè che serviva per le lampade delle case di campagna… Da lì, con l’evoluzione del mercato e dei prodotti relativi al petrolio, nel 1934, nacque il nostro primo distributore – continua Cristiana – frugando nei ricordi ormai lontani.

Più precisamente, come recita il sito, “… l’ azienda Fantozzi Fratelli S.n.c. nasce a San Giovanni in Persiceto in Provincia di Bologna nel 1911 e risale al 1936 il Regio Decreto che autorizza le Società al commercio di prodotti petroliferi. 

Dal 1992 con l’attuale nome di Fantozzi F.G.M. Petroli S.r.l la Società prende in gestione anche il deposito di Cento in Provincia di Ferrara in cui attualmente si svolge l’attività logistica dell’Impresa con 10 addetti”. Fantozzi F.G.M. Petroli è  certificata dal 1999 raggiungendo un traguardo importante che le ha permesso di  migliorare ed ottimizzare le risorse umane e tecniche che sono il cuore dell’azienda.

“La mia formazione è scolastica – ci informa Cristiana –. Purtroppo – continua – non ho potuto frequentare l’Università, perché dopo aver perso mio padre, ho subito affiancato la mamma in azienda per aiutarla. A soli 18 anni ho iniziato così la mia gavetta, che è stata davvero importante per la mia formazione umana e professionale”. 

C’è da dire che Cristiana, nonostante la sua modestia è stata per ben 5 anni anche Presidente  della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento con l’onere di aver anche venduto la banca! Un impegno davvero notevole per lei che si  dice comunque soddisfatta di essere riuscita a coniugare sempre competenze e passione. Vero è che questa signora con quella sua bella cascata di riccioli scuri non si è mai tirata indietro di fronte alle difficoltà.

Riconosce, però, ripensandoci, di avere forse anche  un grosso difetto. Quello  di volere vedere sempre “il buono” nelle persone e nelle situazioni, cadendo così, a volte, nei trabocchetti della vita lavorativa e non solo. Il bicchiere , infatti, si sa, non è sempre mezzo pieno! Cristiana ha sposato un toscano ed è molto affezionata all’altrettanto toscanissima suocera che, anche se è un po’ “scomoda”, ha sempre qualcosa da insegnarle.

Cosa questa, che lei riconosce con un sorriso, addebitando al popolo toscano, quell’arguzia tipica dei “maledetti toscani” di cui tutti sappiamo l’esistenza. A proposito della sua azienda, oggi Cristiana sottolinea che agricoltura e industria sono i settori trainanti per il suo mercato. I prodotti commercializzati sono: GASOLIO per autotrazione, per agricoltura, BENZINA per agricoltura, OLII LUBRIFICANTI per industria e agricoltura. Per conoscerla meglio e di più le abbiamo chiesto.

Socia di AIDDA da anni e ora anche presidente del suo Rotary Club. Quindi l’Associazionismo, nonostante le crisi che ci affliggono da qualche tempo, è  un “porto sicuro”? 

Certo. Tutti abbiamo bisogno di punti di riferimento, di guardare allo specchio le nostre coscienze, soprattutto di fermarci a pensare e di trovare in noi le nostre risposte. La possibilità di condividere è sempre un valore e se abbiamo la fortuna di incontrare dei compagni di viaggio stimolanti possiamo crescere insieme, il confronto è necessario per conoscere meglio se stessi. Per me è anche una opportunità per essere utile a chi è meno fortunato.

Due figli di 21 e 17 anni, una finestra aperta sul futuro della sua azienda. Oppure, come vede il loro futuro da mamma, imprenditrice e donna?

Spero che i miei ragazzi riescano a seguire i loro sogni e a dare valore alle loro attitudini.  Noi per loro ci saremo sempre.

In Islanda le donne stanno forse vincendo la battaglia sulla “parità di genere”. Cosa ci può dire della nostra situazione italiana.? Il suo settore – quello petrolifero è particolarmente “al maschile”. Cosa può dirci in merito? 

Da sempre detesto parlare di quote rosa. Ho la fortuna di conoscere molte donne che con le loro competenze sono arrivate dove volevano… 

Nel mio settore, in tutti i lavori, dobbiamo sempre essere preparati e responsabili, così non ci sarà mai “disparità di genere”. Vale per tutti, maschi e femmine.

Se non avesse dovuto occuparsi dell’azienda di famiglia, quale sarebbe stata la sua massima aspirazione professionale? Nel mondo dell’Arte? Dello spettacolo? O cosa? 

Avrei voluto fare l’insegnante, sicuramente i mei alunni non si sarebbero annoiati…