ROMA – Continua la caccia all’uomo a Parigi. Si cerca l’attentatore che martedì mattina ha sparato nella hall del quotidiano Libération, ferendo gravemente un fotografo di 23 anni, e poi ha esploso diversi colpi con lo stesso fucile a pompa contro la sede della banca Société Générale al quartiere della Défense. Già venerdì scorso, 15 novembre, aveva colpito la redazione della televisione Bfm-Tv: aveva premuto il grilletto, ma non aveva colpito nessuno. Aveva minacciato: “La prossima volta non vi risparmierò”. Ma proprio grazie a quelle cartucce e al Dna trovato nei diversi luoghi degli attacchi la gendarmeria francese ha capito che si tratta dello stesso uomo.
I controlli nella capitale francese sono serrati. Diverse persone sono state interrogate, una è stata fermata e poi rilasciata. Gli inquirenti stanno visionando le immagini dalle migliaia di telecamere sparse per la città, 18.500 solo su tram e autobus, 9.000 su metropolitana e RER, cioè i treni regionali.
Le sedi dei quotidiani francesi sono pattugliate da agenti. “Non saremo tranquilli fino a quando non avremo messo le mani su quell’uomo”, ha detto il ministro dell’Interno, Manuel Valls.
Intanto sono state diffuse nuove foto dell’uomo: tra i 35 e i 45 anni, altezza tra 1 metro e 70 e 1 e 80. Nell’ultima immagine, tratta dalle videocamere della metropolitana.
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