Alessia Merz, l’intervista al Corriere: ”Ecco come funzionava Non è la Rai”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Novembre 2023 - 12:15
Alessia Merz

Alessia Merz

Intervistata dal Corriere della Sera, Alessia Merz ha parlato un po’ di sé e della sua carriera. Aveva 17 anni, racconta, quando è partì da Trento per andare a fare il provino per Non è la Rai:

“Mi ritrovai in mezzo a 120/130 ragazzine che lottavano per conquistare la lucina rossa che ti inquadrava. Se per caso la telecamera si posava su di me, qualcuna mi passava davanti apposta. “Oh, scusa, non ti avevo visto”. Per caso trovai un posto libero in prima fila, ma non feci in tempo ad accomodarmi che mi tolsero la sedia da sotto al sedere. “Vai subito in fondo, sei l’ultima arrivata”. Dispetti continui, cattiverie. Passati i trenta giorni, mi offrirono un contratto di un anno, privilegio per poche. Di colpo mi cambiò il mondo. Fissa in prima fila, le stesse ragazze che prima mi detestavano di colpo mi coccolavano, mi portavano l’acqua, mi lisciavano i capelli, mi facevano i massaggini sul collo, sperando di rubare un’inquadratura grazie a me”.

Alessia Merz, Ambra e Gianni Boncompagni

“Ambra all’inizio mi faceva tenerezza, diventava rossa ad ogni inquadratura. Bravissima. Una volta si è ammalata e l’ho sostituita per quattro giorni con l’auricolare nell’orecchio, sembra facile, non lo è. Gianni Boncompagni? Geniale, ironico, era allo stesso tempo una persona molto sola. Lo hanno infangato, con me è sempre stato corretto. Magari ti invitava a casa sua, bastava dire di no, non è che cascassi dal реrо”.

Striscia la Notizia e Cristina Quaranta

Poi l’esperienza, da velina, con Striscia la Notizia insieme a Cristina Quaranta.

“I primi tempi non ci sopportavamo, eravamo come il diavolo e l’acqua santa. Cristina ha un carattere che non conta nemmeno fino a 1 ed esplode, poi però diventa la persona più carina al mondo. Io invece conto fino a 100 ma a 101 sei morta. Mi provocava. “Sei troppo moscia, reagisci”. Cambiava apposta la coreografia per farmi sbagliare. Alla prima intervista ufficiale si raccomandarono: “Fingete di andare d’accordo”. Un giorno persi la pazienza e la attaccai al muro anche io. “Ah, allora vedi che se vuoi il carattere ce l’hai!” Diventammo amiche per la pelle”.