Decreto Pnrr, 3mila assunzioni nella P.A e stabilizzazione precari (3 anni). Le prime bozze

La bozza prevede anche la stabilizzazione dei precari che hanno lavorato in Regioni, Province e Comuni per almeno tre anni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2023 - 15:08 OLTRE 6 MESI FA
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Dipendenti pubblici (foto Ansa)

Ancora stop and go in commissione Bilancio al Senato dove è in discussione il decreto Pnrr. La riunione della commissione Bilancio che era stata inizialmente convocata per le 11 e nella quale era previsto il possibile avvio delle votazioni sugli emendamenti è stata sconvocata. Alle 14.30 è stato convocato un ufficio di presidenza dal quale si capirà il prosieguo dell’esame del decreto.

Decreto Pnrr: i primi contenuti della bozza

Rafforzamento organizzativo delle amministrazioni che attuano il Pnrr e della capacità amministrativa degli enti locali. Più assunzioni nei ministeri. Sono alcune delle misure previste in una bozza di decreto legge sulla P.a., che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri giovedì 6 aprile.

3mila assunzioni nella P.a. 

In arrivo circa 3mila assunzioni nella Pubblica amministrazione, attorno a 1.700 sono straordinarie e un migliaio, fra il 2023 e il 2026, per le forze dell’ordine: prevede la bozza.

Scorrendo le tabelle allegate, oltre un migliaio sono destinate ai Ministeri, fra dirigenti, funzionari e assistenti: 301 all’Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all’Agricoltura, 4 all’Ambiente, 4 a Università e ricerca, 2 al Ministero per imprese e made in Italy, 350 funzionari a quello del Lavoro, 142 al Turismo, 49 alla Salute.

Le altre misure

Il testo, di 30 articoli, prevede, fra l’altro, anche un monitoraggio delle riforme per la pubblica amministrazione.

E, disposizioni in materia di servizio di pubblica utilità del numero 1500 e salvaguardia dei livelli occupazionali necessari al suo funzionamento. Nonché modifiche alla disciplina dell’Inviato speciale per il cambiamento climatico.

Stabilizzazione precari enti locali

La bozza prevede anche la stabilizzazione dei precari che hanno lavorato in Regioni, Province e Comuni per almeno tre anni: il decreto P.a. introduce diverse misure per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali.

In particolare si dà la possibilità a Regioni, Province e Comuni di procedere alla stabilizzazione fino al 31 dicembre 2026 che abbiano superato i 36 mesi a tempo determinato, nei limiti della pianta organica e previo superamento di un “colloquio selettivo”.