Jacky Hunt-Broersma, l’atleta con una gamba amputata: 104 maratone in 104 giorni VIDEO

Jacky, nata e cresciuta in Sud Africa, e ha vissuto anche in Inghilterra e nei Paesi Bassi, prova gratitudine. Correre le ha dato la sicurezza che temeva non avrebbe mai più riacquistato.

di Caterina Galloni
Pubblicato il 8 Maggio 2022 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA
Jacky Hunt-Broersma, l'atleta con una gamba amputata: 104 maratone in 104 giorni VIDEO

Jacky Hunt-Broersma, l’atleta con una gamba amputata: 104 maratone in 104 giorni VIDEO

Con una gamba amputata, Jacky Hunt-Broersma, 46 anni, sopravvissuta al cancro, ha partecipato a 104 maratone in 104 giorni. La runner, ha iniziato a correre dopo aver perso la gamba sinistra a causa del cancro, è entrata nel Guinness World Record per il maggior numero di maratone consecutive percorrendo in totale 4,300 chilometri. Il suo record al momento non è ancora ufficiale. Il Guinness World Records ha detto che per esaminare le prove e certificare il record saranno necessarie dalle 12 alle 15 settimane.

Jacky Hunt-Broersma e le maratone con una gamba sola

Secondo quanto riportato da bbc.com, Jacky Hunt-Broersma da metà gennaio ha percorso 42 km al giorno impiegando circa cinque ore. La scorsa settimana ha portato a termine la 104ma maratona consecutiva in altrettanti giorni.  Svegliarsi la domenica – finalmente un giorno libero – per Jacky è stata un’esperienza strana. “Una parte di me era davvero felice di aver finito”, dice alla BBC dalla sua casa in Arizona. “E l’altra parte continuava a pensare che dovessi andare a correre. Il corpo si sta riprendendo dopo lo sforzo per realizzare il record ma ammette. Mi sento più irrigidita di quanto lo ero in tutte le 104 maratone”.

Jacky, nata e cresciuta in Sud Africa, e ha vissuto anche in Inghilterra e nei Paesi Bassi, prova gratitudine. Correre le ha dato la sicurezza che temeva non avrebbe mai più riacquistato. In Olanda, nel 2002, i medici le avevano diagnosticato il sarcoma di Ewing, un raro tipo di cancro alle ossa. Per salvarle la vita, dopo due settimane le avevano amputato la gamba sinistra. Aveva solo 26 anni. Per i primi due anni, Jacky ha lottato con il repentino cambiamento di vita. Era arrabbiata per aver avuto il cancro e imbarazzata perché si sentiva diversa. In pubblico indossava pantaloni lunghi in modo che le persone non si accorgessero della protesi. Ha iniziato a correre nel 2016 e da allora non ha più smesso.

La passione per la corsa

Con una protesi speciale per i runner si è iscritta alla prima corsa di 10 km. Alla vigilia della gara, ha spostato l’iscrizione alla categoria mezza maratona e da allora è andata avanti esplorando distanze più lunghe e terreni diversi. All’inizio dell’anno, Jacky ha fissato un nuovo obiettivo: il record di più maratone consecutive. Il record femminile di Guinness era di 95 – stabilito due anni fa da Alyssa Amos Clark, una runner non amputata del Vermont – per affrontare il difficile momento della pandemia. Il record maschile di Guinness è detenuto dall’italiano Enzo Caporaso con 59, anche se l’ultra-runner spagnolo Ricardo Abad ha corso 607 maratone consecutive, finendo nel 2012. Jacky – mamma di due figli e coach di resistenza – ha iniziato a correre pensando al record, percorrendo sempre la lunghezza di una maratona.

Ha postato le corse sui social media e ha raccolto oltre $ 88.000  per Amputee Blade Runners, un’organizzazione senza scopo di lucro che fornisce protesi da corsa alle persone amputate. Le corse sono state principalmente un gioco mentale, sostiene la runner, ma hanno anche avuto un impatto fisico. “Correre ha inciso mentalmente ma al contempo ha mostrato quanto può essere forte il mio corpo. Mi ha dato una totale nuova accettazione di chi sono e che posso fare cose difficili”. Ed è determinata ad andare avanti. A ottobre il prossimo obbiettivo: la Moab, una corsa di 386 km nello Utah.