Ucciso dalla polizia il cugino del fondatore di Black Lives Matter: immobilizzato e colpito col taser

In un video si vedono diversi agenti che tengono a terra il 31enne e lo colpiscono con il taser.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Gennaio 2023 - 15:33 OLTRE 6 MESI FA
Ucciso polizia cugino Black Lives Matter

Ucciso dalla polizia il cugino del fondatore di Black Lives Matter: immobilizzato e colpito col taser

A terra, con un poliziotto che gli premeva il gomito sul collo e un altro che lo ha colpito con una pistola stordente per oltre 30 secondi. Così è morto l’insegnante 31enne Keenan Anderson, cugino di uno dei fondatori del movimento Black Lives Matter. L’ennesimo caso di violenza spropositata è avvenuto a Los Angeles lo scorso 3 gennaio.

Polizia uccide cugino fondatore Black Lives Matter

Anderson era rimasto coinvolto in un incidente stradale ma i poliziotti arrivati sul posto, invece di aiutarlo, l’hanno gettato a terra e colpito, ha denunciato la famiglia. Ad un certo punto l’uomo, in preda al panico, ha urlato: “Aiutatemi, stanno cercando di farmi quello che hanno fatto a George Floyd”.

Il 31enne è finito in arresto cardiaco dopo essere stato colpito da un Taser della polizia. Gli agenti hanno raccontato di essere intervenuti sulla scena di un incidente d’auto a Venice, Los Angeles, dove hanno trovato Anderson visibilmente agitato. Secondo quanto riportato dalla Nbc, la polizia ha più volte tentato di far calmare l’uomo prima di immobilizzarlo. Durante la colluttazione, un agente ha utilizzato contro di lui una pistola per stordirlo. Infine gli agenti lo hanno ammanettato alle mani e ai piedi e i paramedici hanno portato l’uomo in un ospedale locale, dove è morto per arresto cardiaco.

La vittima era drogata

L’episodio è stato ripreso dalle body cam indossate dagli agenti che hanno fermato Anderson ed è stato poi diffuso. “Chiaramente non era sano di mente – ha detto Carl Douglas, avvocato della famiglia Anderson, riporta ancora la Nbc -, eppure è stato trattato con tanta forza”. Il dipartimento di polizia della città ha affermato che la sua unità di tossicologia forense ha eseguito un esame tossicologico su di lui il 5 gennaio e ha stabilito che Anderson aveva metaboliti di cocaina e cannabinoidi in corpo.