Antonio Cassano a tutto campo: “Sono l’unico a mettere d’accordo Mourinho e Lippi, nessuno dei due mi vuole”

Pubblicato il 21 Agosto 2009 - 19:22 OLTRE 6 MESI FA

Un fiume in piena. Antonio Cassano non è uno che si concede spesso ai microfoni dei cronisti e una sua conferenza stampa a inizio stagione è pur sempre un evento. Ironico, strafottente, il talento di Bari Vecchia regala a parole lo stesso spettacolo che offre in campo, che si parli di Sampdoria, di Nazionale, campionato, mercato o altro.

Già l’esordio fa scappare i primi sorrisi: «Sto già migliorando, prima parlavo una volta ogni tre anni, ora ogni anno» ma il bello deve ancora venire. Si comincia parlando del suo futuro e all’inizio il tono è serio perché ribadisce che «mi piace stare qua, vorrei rimanerci per tutta la vita ma poi è Garrone che decide. Ha fatto le percentuali alla Mourinho, poi però ha chiuso la porta a tutti e lo ringrazio».

Ma c’è anche spazio per un «ringraziamento a Moratti, perché so personalmente che ha grande stima di me». Eppure in nerazzurro non c’è finito e qui scatta la prima battuta: «Sono l’unico a mettere d’accordo Mourinho e Lippi – dice sulla querelle tra i due tecnici – nessuno dei due mi vuole».

Niente Inter, niente Italia, altro capitolo doloroso. «Il mio rapporto con la Nazionale è  sempre uguale, ho dato e sempre darò la mia disponibilità – insiste – mi piacerebbe giocare in azzurro ma non è una domanda che dovete fare a me, io di più non posso fare». Il talento di Bari Vecchia sarebbe disposto a tutto pur di ritrovare la maglia dell’Italia, «pure all’ultimo minuto. Quando gioca la Nazionale ci soffro perché vorrei essere lì. Vedremo più in là cosa succederà. Lippi? Con lui non ho problemi».

Cassano sogna l’azzurro e magari di fare coppia con Totti. «È uno dei 3-4 giocatori più forti con cui abbia mai giocato. Ha dato l’addio alla Nazionale, ora si dice che vuole tornare, deciderà Lippi». L’idea di giocare al fianco del capitano giallorosso come una volta stuzzica Cassano «ma già ho poco spazio io, se torna pure lui siamo a posto», se la ride. Con la genuinità di sempre Cassano affronta anche la questione degli ingaggi e a chi propone di tagliarli replica: «Io guadagno i soldi che mi merito. Nessuno punta una pistola alla tempia dei presidenti, si firmano i contratti e basta. Io anzi guadagno molto meno di quanto guadagnavo prima, sono felice lo stesso ma nessuno deve abbassare niente».

E poi i soldi permettono di giustificare anche altro: «Ho subito tanti falli? Vedo tanti che si lamentano ma guadagniamo tanti soldi che qualche botta bisogna prenderla ogni tanto», ribatte Cassano, che guardando alla serie A non pensa a un campionato più povero perché «è arrivato l’attaccante più forte al mondo che è Eto’o. Ibrahimovic è un grande giocatore, in campo nazionale un fenomeno, in campo internazionale un po’ meno. Eto’o ha segnato tantissimo col Barcellona ed è stato decisivo in due finali di Champions, fate voi».