Bologna: bimba muore per tumore non diagnosticato. 4 medici indagati

Pubblicato il 2 Settembre 2009 - 00:03 OLTRE 6 MESI FA

Per circa tre anni una bambina bolognese ha convissuto con un tumore al cervello che nessun medico da cui è stata visitata, compresa la pediatra di base che la seguiva, si è accorto. Tutto ciò nonostante accusasse dei disturbi (forti mal di testa, problemi di equilibrio e disturbi alla vista) che secondo gli avvocati della famiglia avrebbero dovuto quantomeno spingere a far eseguire accertamenti ulteriori.

Solo nell’ottobre scorso i sanitari dell’ospedale Maggiore di Bologna, dove l’avevano accompagnata i genitori perchè in preda a una crisi, l’hanno sottoposta a una Tac che ha rilevato come ormai fosse troppo tardi per affrontare il male che l’aveva aggredita.

Il 25 agosto scorso la ragazzina che non aveva ancora compiuto dieci anni, è morta. I genitori hanno così deciso di presentare un esposto attraverso i loro legali, gli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini. Ricevuta la denuncia il pm della Procura felsinea, Enrico Cieri, ha aperto un fascicolo in cui viene ipotizzato il reato di omicidio colposo e sul quale sono stati iscritti i tre medici della Usl che l’hanno visitata e la pediatra.

Venerdì scorso è stata eseguita l’autopsia alla presenza dei consulenti di parte e ieri c’è stato il funerale. La ragazzina in questi anni era stata visitata da un otorinolaringoiatra per un difetto all’udito che secondo i legali della famiglia era un sintomo del male. Ma il medico, come gli altri suoi colleghi tra cui un neuropsichiatra e un oculista, non ha ritenuto di fare ulteriori accertamenti. «La volontà dei genitori è fare chiarezza. Ci auguriamo che l’indagine permetta di appurare cosa è successo ed eventuali responsabilità» hanno spiegato i legali.