Crocs, le ciabatte bucherellate/ Azienda a rischio bancarotta: modello troppo resistente o troppo imitato?
La crocs sta per chiudere è ha licenziato duemila persone. In Italia l’allarme viene lanciato da “blogamerica2008.blogspot. com”. I sandali bucherellati inventati nel 2002 da tre amici di Boulder, Colorado, erano diventati uno dei fenomeni più inarrestabili negli Stati Uniti post-recessione.
Poi sono arrivati in Italia, ma tutto il mondo sembrava aver perso la testa per quegli zoccoli bucherellati e coloratissimi, anti-scivolo, anti- odore e anti-microbi. Erano dappertutto, dai piedi dei bimbi in spiaggia a quelli delle star tra Manhattan e Beverly Hills. Testimonial involontari: Al Pacino e Matt Damon, Isabella Rossellini e Halle Berry. Cento milioni di paia vendute in 7 anni, oltre la metà delle quali piazzate al di fuori del mercato statunitense.
Il 25 luglio 2008, l’azienda aveva perso in un sol botto quasi la metà del suo valore chiudendo a Wall Street con un netto -42,4%. Nel 2008 la compagnia ha perso 185,1 milioni di dollari, mentre nel 2007 i profitti avevano sfiorato i 170. Oggi, già duemila dipendenti sono stati lasciati a casa, i debiti ammontano a milioni (e l’ultimatum per pagarli scade a fine settembre), i magazzini sono pieni di scarpe invendute.
Secondo il WaPost la Croslite è un materiale troppo resistente, niente usura significa rapida saturazione del mercato. La ragione, tuttavia, potrebbe essere un’altra: se posso comprare un paio di “Frocs” (volgari, ma identiche imitazioni) a 2,50 euro, perché devo pagare 50 euro per delle Crocs? Si tratta pur sempre di un paio di sandali di gomma “Made in China”. Dall’azienda si dicono positivi e hanno chiamato George Clooney come testimonial. Chissà, forse nel film che l’attore ha intenzione di girare in Abruzzo, vedremo tutte le comparse con i “coccodrilli di plastica” ai piedi.