Disastro Hudson/ Comune di Bologna apre un’inchiesta. La vedova Norelli: “Voglio tutta la verità”

Pubblicato il 10 Agosto 2009 - 19:22 OLTRE 6 MESI FA

Per il disastro aereo di New York nel quale hanno perso la vita cinque turisti bolognesi, la procura di Bologna ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per i reati di disastro aereo colposo e omicidio colposo plurimo. Si tratta di un atto dovuto a seguito della recente richiesta di aprire una indagine avanzata dal Codacons alla procura del capoluogo emiliano.

Fin dal primo annuncio del disastro i magistrati bolognesi avevano esaminato i noti problemi e limiti di procedibilità che discendono dall’articolo 10 del codice penale e la circostanza che, comunque, nel caso concreto anche i piloti dei due aeromobili hanno trovato la morte.

«Per i reati commessi all’estero ad opera di stranieri – spiegano i magistrati in una nota – sono ben note le difficoltà che si frappongono ad un procedimento in Italia: di recente ciò si constatò per il disastro aereo di Los Roques e per l’uccisione in Venezuela di un noto imprenditore bolognese». Del caso si occuperanno i magistrati Luigi Persico e Morena Plazzi.

La vedova Norelli, Silvia Rigamonti, intanto, rientrata a Bologna da New York dopo aver perso il marito Michele e il figlio minore Filippo,  chiede che sia fatta piena luce sulle cause del tragico incidente.

«Voglio tutta la verità -ha detto uscendo dalla sua abitazione di Trebbo di Reno (Bologna) con il figlio maggiore Davide – Non è possibile che succedano cose di questo genere. Voglio sapere tutto, voglio che siano fatte tutte le indagini».