Fiat, Opel, Magna/ Marchionne attacca il Governo tedesco: “Ci chiedono di prendere rischi che non sono ragionevoli”

Pubblicato il 29 Maggio 2009 - 10:01 OLTRE 6 MESI FA

La Fiat fa sapere che oggi non parteciperà alla riunione che il governo tedesco intende tenere a Berlino per cercare un supporto finanziario di urgenza per Opel, ma ribadisce il «suo interesse alla ricerca di un accordo con General Motors per la possibile fusione delle proprie attività automobilistiche con quelle di Opel».

In un comunicato, riportato dall’agenzia di stampa Agi, Fiat si dice «sorpresa negativamente» dalla rottura emersa nel corso della maratona nella notte tra giovedì e venerdì.

«Le richieste dell’ultima ora – specifica l’amministrare delegato di Fiat Sergio Marchionne in un comunicato – costringerebbero, tra l’altro Fiat a sostenere finanziariamente Opel nell’immediato, mentre il governo tedesco determina i tempi e le altre condizioni del finanziamento-ponte esponendo così Fiat a rischi non necessari e irragionevoli».

«Non è infatti ragionevole ritenere che Fiat, dopo aver fatto una prudente valutazione di business ed un’attenta considerazione dei propri interessi, possa finanziare un gruppo le cui condizioni finanziarie allo stato rimangono ignote». «Rimaniamo impegnati – dice Marchionne – a cercare di trovare modi per venire incontro alle richieste di General Motors e del governo tedesco, ma l’emergenza della situazione non può forzare Fiat ad assumere rischi del tutto inusuali».

Nel comunicato dell’ad del Lingotto si sottolinea che la «Fiat riafferma la propria determinazione a perseguire il suo obiettivo strategico di partecipare al processo di consolidamento del settore automobilistico in Europa, e considera la potenziale fusione con Opel un eccellente strumento per dare luogo alla costituzione del secondo produttore automobilistico in Europa con una presenza geografica globale e tutte le risorse tecniche, manageriali e finanziarie necessarie per competere nell’attuale contesto di mercato».

«Il piano proposto da Fiat – prosegue il testo – limiterebbe i costi sociali del processo di integrazione ed al tempo stesso consentirebbe di ottenere significative sinergie attraverso la condivisione di piattaforme, componenti, motori e trasmissioni».

«La ricerca di un partner per Opel, inizia da General Motors e che ha poi coinvolto il Governo tedesco a causa della richiesta di sostegno finanziario, è stato un processo complicato e difficile – ricorda Marchionne – Siamo coinvolti in queste attività da un certo numero di settimane ed abbiamo cercato di soddisfare in maniera responsabile le richieste che provenivano da varie parti interessate al processo di selezione. Le questioni emerse nelle ultime fasi del negoziato tra martedì e mercoledì ci hanno sorpreso negativamente dal momento che non eravamo stati informati di certi dati ed informazioni finanziarie chiave che consideravamo essenziali per la formulazione di un’offerta di fusione seria».

«Data la natura del processo e la sua durata estremamente limitata, Fiat – sottolinea Marchionne – non ha avuto pieno accesso alle informazioni contabili di Opel per determinare con esattezza la situazione finanziaria della stessa Opel e poter così formulare un’offerta di fusione che tenga in considerazione sia le esigenze di General Motors come venditore che quelle di Fiat».

«Il poco tempo fra questa richiesta e la data entro cui deve essere assunto il relativo impegno non consente poi che si possano completare le usuali attività di “due diligence”. Rimaniamo impegnati a cercare di trovare modi per venire incontro alle richieste di General Motors e del Governo tedesco – continua Marchionne – Ma l’emergenza della situazione non può forzare Fiat ad assumere rischi del tutto inusuali. Abbiamo già offerto di apportare le nostre attività automobilistiche senza debiti, in modo da conferire al nuovo Gruppo non solo una base patrimoniale solida ed assolutamente necessaria, ma anche i flussi di cassa derivanti da queste nostre attività che avrebbero aiutato a stabilizzare la situazione finanziaria del nuovo Gruppo durante la fase transitoria e nel successivo processo di integrazione. Di più non ci può essere chiesto».

Alla luce di queste considerazioni, Fiat Spa ha deciso di non partecipare alle riunioni che il Governo tedesco tra cercando di organizzare a Berlino per oggi, venerdì 29 maggio, e che hanno come unico argomento all’ordine del giorno il supporto finanziario di urgenza di Opel. Fiat rimane disponibile ed impegnata a continuare le discussioni con tutte le parti interessate in modo da trovare una soluzione stabile e duratura per le attività industriali del gruppo Opel.

Intanto il Governo tedesco ha comunicato, tramite un portavoce, che in questo momento la trattativa è solo con Magna, ma che Fiat non è ancora esclusa dalla partita.

In un altro colpo di scena, Don Walker, co-Ceo di Magna, ha detto che Magna è aperta a qualsiasi forma di  collaborazione con Fiat