Media/ Vauro accusa il Corriere della Sera di essere stato censurato. De Bortoli replica: “Non siamo una buca delle lettere”

Pubblicato il 25 Giugno 2009 - 19:54 OLTRE 6 MESI FA

Nessuna vignetta del disegnatore Vauro nello spazio che di solito ne ospita una sul Corriere della Sera di giovedì. A deciderlo è stato il direttore del giornale, Ferruccio De Bortoli.

Al centro del caso ci sono Silvio Berlusconi e la vicenda legata alle feste a Villa Certosa. La vignetta contestata è intitolata: “Berlusconi non ha scheletri nell’armadio” e ritrae uno scheletro disperato perché “sfrattato” dall’armadio da numerose ragazze.

«I lettori, quelli che apprezzano e quelli che non apprezzano le mie opere (opere si fa per dire) – scrive Vauro – non hanno trovato la mia vignetta nello spazio di solito dedicato alla mia piccola rubrica. La direzione del Corriere si è sostituita al loro giudizio decidendo di non pubblicarla. Qualcuno adesso si starà chiedendo “Chissà cosa aveva disegnato di così impresentabile ed indecente da meritare una censura“. Mi dispiace deludere quel qualcuno ma si trattava soltanto di una semplice vignetta riguardante Berlusconi».

Il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli ha replicato: «Caro Vauro, può capitare, in quindici anni di collaborazione  che il direttore possa ritenere una vignetta di dubbio gusto e decidere di non pubblicarla. E non per scelta politica, visto che la notizia cui si ispirava la tua vignetta (l’inchiesta di Bari) è stata pubblicata per prima, e in esclusiva, dal Corriere della Sera. Ma soltanto per una questione di stile che purtroppo, nella tua simpatica veemenza, ti sfugge. In questi anni – conclude – ti sei esercitato sul soggetto Berlusconi con assoluta costanza. E il giornale che non è come tu ritieni, una comoda buca delle lettere, ha rispettato le tue opinioni anche quando non le condivideva».