Pakistan/ Zardari assicura Obama sulla lotta ai talebani

Pubblicato il 6 Maggio 2009 - 13:30 OLTRE 6 MESI FA

Giornata di incontri decisivi per Barack Obama. Il presidente americano sta per ricevere alla Casa Bianca il leader afghano Amid Karzai e quello pakistano Asif Zardari. Soprattutto con il secondo, Obama esporrà per la prima volta la linea della nuova amministrazione statunitense. Tre preoccupazioni sono in cima alla sua agenda: l’avanzamento territoriale dei talebani negli ultimi mesi, la protezione dell’arsenale nucleare di Islamabad e la sorte degli investimenti in armi e denaro provenienti da Washington.

Nonostante i proclami di amicizia che Zardari e Obama continuano a scambiarsi, la situazione è in realtà diversa. Dopo gli scontri con i miliziani nei distretti di Dir e Buner, a un centinaio di chilometri dalla capitale, gli ufficiali americani sono preoccupati della situazione che si è creata in altre zone strategiche del Paese asiatico. La Swat Valley, ad esempio, dove meno di un mese fa il governo ha concesso l’applicazione della legge islamica, continua ad essere luogo di scontri serrati fra l’esercito regolare e le fazioni legate ai Talebani. Dopo l’evacuazione di migliaia di abitanti e combattimenti che proseguono ormai da mesi, i ribelli hanno preso il controllo del capoluogo della regione Mingora domenica scorsa.

L’introduzione della Shariah nella Swat Valley era stata accolta in modo critico dagli Usa, in particolare dal rappresentante nella regione Richard Holbrooke, che aveva avvertito dei rischi di mostrare debolezza nei confronti dei fondamentalisti islamici.

Saqib Chamkani, membro dell’assemblea provinciale, ha una spiegazione sul perché l’esercito non riesca a riconquistare l’area: «Gli stessi soldati sono combattuti. Da queste parti gli americani sono impopolari e in molti simpatizzano per i Talebani».

Giancarlo Usai
Scuola Superiore di Giornalismo Luiss