Roma/ Massimo Tabaccheria oltre a guidare l’Atac, coordinerà la fusione del trasporto pubblico capitolino

Pubblicato il 3 Agosto 2009 - 20:56 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Tabacchiera insieme all'ex sindaco Walter Veltroni

Massimo Tabacchiera insieme all'ex sindaco Walter Veltroni

Nel palazzo dell’Atac, la società dei trasporti di Roma, sabato 1 agosto c’è stata una seduta straordinaria del consiglio di amministrazione dell’azienda.

Il cda aveva un solo punto all’ordine del giorno: l’assunzione come dirigente fino al giugno 2010 del presidente Massimo Tabacchiera.

Sarà lui a coordinare il progetto di fusione del sistema del trasporto pubblico capitolino approvato in consiglio comunale quattro mesi fa. Lo stipendio concordato per meno di un anno di lavoro è di 214mila euro, più 10mila di premio di produzione per un totale di 224mila euro, che si andranno a sommare agli 87mila già percepiti ogni anno da Tabacchiera per guidare l’Atac.

Tabacchiera ha infatti un doppio incarico, maturato probabilmente per capacità: il manager, nei molto anni di esperienza nell’azienda capitolina, è stato prima a fianco di Rutelli, poi di Velltroni, fino a diventare anche l’uomo di Alemanno e incasserà fino giugno più di 310mila euro, qualcosa come 1.000 euro al giorno, 28mila al mese.

Il Senato nel decreto legge anticrisi ha introdotto il divieto, per le società partecipate dai Comuni, di procedere a nuove assunzioni se non con procedura ad evidenza pubblica.

Ancora pochi giorni, e nessuna municipalizzata avrebbe potuto ingaggiare un dirigente per chiamata diretta, come è invece avvenuto con Tabacchiera. Quando un consigliere di amministrazione di Atac ha proposto il suo nome, il cda ha approvato all’unanimità.

Tabacchiera pochi mesi fa, era stato beccato mentre la sua auto di servizio accompagnava i figli a scuola,e  a Repubblica aveva dichiarato: «È stata una leggerezza. Durante il servizio militare ho fatto l’ufficiale dei carabinieri e so cos’è il rigore morale. Anche adesso, quando ho accettato di essere presidente dell’Atac, non ho chiesto contratti aggiuntivi, come fanno tanti. Prendo un compenso ridicolo: 87 mila euro lordi all’anno».

La fretta è servita a regalare a Tabacchiera un nuovo compenso da 310 mila.