Sbarco Catania, fermati due presunti scafisti: si erano mischiati ai migranti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Agosto 2013 - 18:37 OLTRE 6 MESI FA
Sbarco Catania, fermati due presunti scafisti: si erano mischiati ai migranti

Sbarco Catania, fermati due presunti scafisti: si erano mischiati ai migranti (LaPresse)

CATANIA – Non ci sono molte differenze tra le vittime e i presunti carnefici, i cosiddetti scafisti, del tragico sbarco di migranti avvenuto sabato 10 agosto sulla spiaggia catanese dove sono morti sei ragazzi tra i 17 e i 27 anni.

Sono stati fermati due egiziani di 16 e 17 anni che si davano da fare sul barcone come mozzi -vivandieri e che gli investigatori vogliono capire se hanno avuto un ruolo nella traversata: sono accusati di favoreggiamento dall’immigrazione clandestina. Almeno tre persone, che conducevano il natante, si sono invece tuffate in acqua e si sono dileguate prima della tragedia e dell’arrivo della polizia.

Secondo i primi dati raccolti dalla procura di Catania che indaga insieme a quella per i minori, i migranti sarebbero salpati una settimana fa dall’Egitto a bordo di una ‘nave madre’, probabilmente un grosso mercantile, che li ha portati al largo della Sicilia. Poi sono stati fatti salire sul piccolo e vecchio peschereccio che trainavano che e’stato lasciato da ‘solo’ per circa 36 ore in mare: corsa finita quando si e’ arenato sul lungomare della Plaia. Fonti investigative e giudiziarie ritengono la ricostruzione fornita dagli stessi naufraghi ”univoca e attendibile”, suffragata anche ”dalle non cattive condizioni di salute” degli extracomunitari che sarebbero rimasti senza alimenti e bevande nelle ultime 12 ore.

Sempre dall’Egitto sarebbe partito il barcone che si è arenato sulla spiaggia di Monasterice (Reggio Calabria) e si è capovolto provocando terrore tra gli 80 migranti a bordo: non vi sono fortunatamente feriti. Il gruppo è composto da egiziani e siriani che si sono dispersi lungo la statale 106 ionica prima di essere fermati dalle forze dell’ordine. Il quadro geopolitico in mutazione, con Egitto e Siria dilaniati da guerre civili non lascia presagire nulla di buono. Sono cambiate proprio per questi sconvolgimenti le rotte migratorie verso l’Italia. Ora anche a Catania arrivano le carrette del mare: segno che le partenze avvengono o dall’Egitto o dalla parte più a est della costa libica trasportando non più solo somali, eritrei, centrafricani, maghrebini, ma anche chi fugge dalle nuove guerre. Ne é convinto anche il sindaco di Catania Enzo Bianco: ”Vorrei lanciare un appello: nei prossimi mesi ci saranno tanti altri sbanchi, è l’ Europa che deve farsi carico di un esodo che può avere conseguenze gravissime”.