Nuovo Tg1/ Minzolini, il campione italiano del pettegolezzo politico, bandisce il gossip dal suo tg: per avvicinare la gente e il Palazzo mai più chiacchiere su Noemi et similia

Pubblicato il 10 Giugno 2009 - 12:07| Aggiornato il 11 Giugno 2009 OLTRE 6 MESI FA

Martedì 9 giugno 2009, è finita l’edizione delle 20: Augusto Minzolini si insedia come nuovo direttore al Tg1 e, come vuole la tradizione e la buona creanza, offre in diretta il suo saluto inaugurale e il suo programma editoriale. Complimenti di rito ai direttori predecessori, alla redazione, agli affezionati utenti del Tg1. Fin qui solo normali cortesie. Ma poi Minzolini ha uno scatto, nell’eloquio e anche nella voce. Dice, promette e giura che il suo Tg d’ora in poi si occuperà della vita reale e concreta della gente e non del Palazzo del Potere che anzi è troppo “autoreferente”.

Brivido di sorpresa e quasi di incredulità in chi ascolta conoscendo la storia di Minzolini. Lui sulle cronache del Palazzo ci ha costruito una solida e riconosciuta carriera. Il suo giornalismo apprezzato e di successo si è svolto tutto e sempre tra Camere e anticamere, inseguendo auto e infilandosi in stanze di quel mondo “autoreferente”. Il suo fiore all’occhiello, il suo cavallo di battaglia era il motorino con cui pedinava i politici per scoprire dove si riunivano e anche cosa mangiavano. Lo ha fatto benissimo ma in vita sua Minzolini non ha fatto altro che auscultare, raccogliere sussurri e sospiri, aspirazioni e umori della politica, anzi dei politici. Insomma si può dire che abbia, se non fondato, coltivato al meglio un genere giornalistico: quello del pettegolezzo politico pomposamente ma impropriamente chiamato “retroscena”. E ora, da direttore del Tg1, vuole occuparsi della vita reale di cui, come professionista, non ha mai trattato?

Poi Minzolini si spiega e ci fa capire, dice che: «In questa campagna elettorale invece che dei problemi reali si è parlato di gossip…». Tutto torna chiaro e con i piedi per terra: non è che il Tg1 di Minzolini voglia diventare Report o Il Sole 24 Ore o dio solo sa cos’altro che di Palazzo si occupa poco e niente. Minzolini e il suo Tg1 vogliono solo “avvicinare la gente e il Palazzo”. E lo faranno togliendo di mezzo ciò che li separa, quel fastidioso gossip che non consente ad entrambi di capirsi e volersi bene. Le feste a Villa Certosa? Gossip. Il divorzio del premier? Gossip? Le molte e diverse e contraddittorie versioni narrate dal protagonista sulla sua vita pubblico-privata? Gossip: di queste cose il Tg1 non parlerà più, promessa e garanzia di Minzolini.

Come disse una volta Bruno Vespa, «si fa quel che vuole l’editore di riferimento», allora era la Dc. Adesso l’editore di riferimento è quello che ha telefonato a tutti i direttori di Tg per invitarli a togliere il gossip dalla prima pagina. Poi, per essere più efficiente, ha cominciato a nominare direttore qualcuno cui non sia necessario telefonare per fare questa salutare opera di bonifica. Niente di nuovo sotto il sole, se non fosse per la franchezza programmatica di cui Minzolini va ringraziato. E se non fosse per l’ironia della storia che si esercita anche nelle piccole storie: il campione italiano del gossip politico che proclama il gossip come un demone da scacciare…