Usa/ Sanità, la sfida di Obama: “Arriveremo alla riforma, come sulla luna”. Slittando il voto in Senato, potrebbe saltare anche la legge sul clima

Pubblicato il 24 Luglio 2009 - 01:30 OLTRE 6 MESI FA

Tempi duri per il presidente che ha cambiato il volto dell’America agli occhi del mondo. Sulla controversa riforma sanitaria Barack Obama perde colpi, nonostante dimostri di non volere assolutamente mollare l’impresa.

Il Congresso tenta con ogni strumento di fare ostruzionismo e rimanda il voto, niente discussione in senato prima di agosto, nonostante tutte le pressioni del presidente affinché la sanità fosse al tavolo dei negoziati prima dell’inizio del break estivo dell’8 agosto.

Il caparbio Obama non si arrende e aspetta con il solito sorriso rassicurante che il paese lo segua in questo progetto di rivoluzione della sanità americana, che costringerà il Paese a stringere la cinghia sul breve periodo, ma a beneficiare di maggiori servizi per la comunità sul lungo periodo. Per Barack «gli astri sono in linea» per una grande riforma della sanità, ma non sembra scherzare quando avverte: «Ci arriveremo come siamo arrivati sulla Luna».

Ciò che preoccupa più il presidente però è arrivare al vertice mondiale sul riscaldamento globale di Copenaghen, in programma a dicembre, senza aver ancora approvato la legge sul clima, fiore all’occhiello del programma elettorale di Obama. Se la riforma sanitaria viene rimandata, slitta anche il dibattito sul riscaldamento globale e così anche il voto finale che arriverebbe il prossimo autunno.

Per il Senato americano c’è molto da controllare e lo spazio in agenda potrebbe diventare così stretto da soffocare le speranze dei democratici.