Venezia/ Una Task force di 138 tra militari e poliziotti per combattere i venditori ambulanti

Pubblicato il 3 Agosto 2009 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA

MI080508VAR_0040La provincia di Venezia sul piede di guerra ingaggia una battaglia contro i vù cumprà. Per eliminare i 400 venditori ambulanti che affollano il centro storico della bella città veneta, da piazza San Marco a via XXII marzo, la provincia ha messo su un’inedita task-force di 138 uomini, tra militari e agenti della polizia provinciale.

Lunedì sono entrati in funzione 48 agenti della polizia provinciale. Schierati dalla neo-presidente della Provincia di Venezia, la leghista Francesca Zaccariotto, che li ha distolti dai loro compiti tradizionali di controllo della caccia e della pesca. E mertedì arriveranno a dar manforte 90 soldati dell’esercito italiano mandati dal ministro della difesa Ignazio La Russa, che li ha messi a disposizione della Prefettura.

«Finalmente vedremo quanto possono essere utili le Province, affiancando le realtà locali nella soluzione dei problemi», dice la Zaccariotto, che intende mandare i suoi agenti anche sulle spiagge del litorale per tutelare la sicurezza dei bagnanti, e sguinzagliarli alla caccia di chi vende la mercanzia agli extracomunitari.

Ma l’ “aiuto” dell’esercito della Nazione e dei poliziotti della Provincia nell’eterna lotta agli ambulanti stranieri non sembra piacere alle istituzioni locali. In primo luogo al Comune.

«Venezia non ha bisogno della presenza dell’esercito per garantire la sicurezza in città – taglia corto il vicesindaco Michele Vianello – l’esercito è una cosa assolutamente seria, e si usa contro Bin Laden, oppure in zone urbane assolutamente degradate. Cosa che Venezia non è».