Vuole deislamizzare l’Olanda. Con quei capelli può dire ciò che vuole

di Marco Galdi
Pubblicato il 18 Febbraio 2017 - 19:11| Aggiornato il 19 Febbraio 2017 OLTRE 6 MESI FA

The controversial populist has said he intends to 'de-Islamise' the Netherlands if he gets into power

È Geert Wilders, uno dei maestri di Salvini

(ANSA) – BRUXELLES, 18 FEB – In una folla più mediatica che di potenziali elettori, ha promesso di cacciare “la feccia marocchina” per realizzare il manifesto del suo Pvv intitolato ‘Olanda di nuovo nostra’.

E’ stato in una baraonda di giornalisti e telecamere da tutto il mondo, poliziotti, cani antiesplosivo, bodyguards rasati a zero e contestatori, che il platinato Wim Wilders a meno di un mese dalle politiche del 15 marzo, ha lanciato la campagna elettorale del suo partito di estrema destra ultranazionalista ed islamofobo.

Presentando un programma di una sola pagina in cui propone: la chiusura delle frontiere, dei centri di asilo e delle moschee, l’uscita dalla Ue (e quindi dall’euro) oltre a misure acchiappa-voti come la riduzione degli affitti e l’eliminazione degli eccessi della sanità pubblica.

Ma ha trovato solo un centinaio di fan ad accoglierlo, nella piazzetta del mercato di Spijkenisse, cittadina satellite a ovest di Rotterdam e sede di un interscambio ferroviario col porto più grande d’Europa. Ai microfoni il 53enne Wilders, in giacca blu, camicia bianca e cravatta blu con vistoso gilet antiproiettile in tinta, ha recitato un discorso preparato tanto in olandese quanto in inglese.

Poi ha stretto mani e fatto selfie. Ma sempre ultraprotetto, sotto scorta h24 da un decennio in un Paese in cui già nel 2002 durante la campagna elettorale venne ucciso Pim Fortuyn, leader unico della Lpf (Lijst Pim Fortuyn) altrettanto islamofobo ma non di estrema destra.

La differenza tra i due: l’ucciso aveva preso le distanze dall’ultradestra di Le Pen padre e dell’austriaco Haider e si sentiva vicino a Berlusconi. Wilders è alleato di Marine in Francia, dell’erede di Haider in Austria e di Salvini in Italia. Benché già condannato per insulti ai marocchini e per incitamento all’odio razziale (sentenza contro la quale ha fatto appello), oggi Wilders è tornato a parlare di minoranza etnica degli olandesi in Olanda.

“Guardate l’islamizzazione del nostro paese. Se un olandese va 5 chilometri all’ora più veloce, in un minuto becca una multa. Ma la feccia marocchina in Olanda, non tutti sono feccia, ma di feccia ce n’è parecchia soprattutto tra i giovani, rende le strade insicure. E loro non la prendono seriamente”.

Definito come “visionario” dai fan che prendono il suo razzismo per lotta in difesa dell’identità religiosa e contro l’estremismo islamico, Wilders sembra prevalere nei sondaggi. Il Pvv viene dato con 2-4 seggi di vantaggio sul partito liberale del premier uscente, Mark Rutte. Il Pvv potrebbe diventare il primo partito di quello che era il paese più tollerante d’Europa. Per i ‘poll’ potrebbe conquistare tra 24 e 28 dei 150 seggi della Camera Bassa, con un margine di 2-4 seggi sul partito liberale del premier uscente Mark Rutte. Il sistema elettorale in Olanda è strettamente proporzionale e tutti i partiti finora hanno escluso di voler formare governi di coalizione con Wilders.