Freddo record in Trentino: meno 47

Pubblicato il 31 Gennaio 2010 - 10:30| Aggiornato il 6 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Il freddo sarà polare e non è tanto per dire: l’aria gelida viene proprio da lì: dai ghiacci monumentali del Polo Nord. Sarà così a febbraio e pure a marzo, per i tepori primaverili si dovrà aspettare aprile e non è una prospettiva che rallegri.

Nell’area di Busa di Manna, nella valle di Primiero in Trentino, si è registrato pochi giorni fa il dato record italiano del freddo: la temperatura registrata dagli strumenti è stata infatti di meno 47 gradi centigradi.

La zona, a 2.550 metri sul livello del mare, è stata misurata dagli esperti di Meteo Triveneto, dall’Arpa Veneto Centro Valanghe di Arabba (Bl) e da studiosi del Cnr (Centro nazionale ricerche) e si trova tra le rocce dell’altopiano di san Martino.

La rilevazione record si riferisce alla misurazione effettuata alle 05.15 del 18 dicembre 2009.

Il monitoraggio termico è stato curato da Bruno Renon (Arpa Veneto), nell’ambito del progetto “Doline e siti freddi triveneti”, che vede controllati 50 siti freddi sparsi tra Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La Busa di Manna è considerata comunque da tempo dai ricercatori il luogo più freddo d’Italia.

Ma il grande gelo siberiano, da tempo promesso, è in arrivo su tutta l’Italia. Queste sono le previsioni del Servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare per la giornata di domani, lunedì 1 febbraio.

Leggerle dà i brividi:

– al Nord: sereno o poco nuvoloso con passaggi nuvolosi veloci dalla prima sera e nevicate sui rilievi alpini. –

al Centro e Sardegna: nuvolosità irregolare con residue precipitazioni sull’isola e sulle regioni costiere adriatiche al mattino, in miglioramento serale. –

al Sud e Sicilia: molto nuvoloso o coperto con precipitazioni sparse, più diffuse ed intense sulla Calabria e sull’isola, con locali temporali; possibilità di nevicate a quote intorno ai 200 metri.

Temperature: in generale diminuzione sia nei valori massimi che minimi.

Venti: deboli variabili all’interno, da deboli a moderati nord-occidentali altrove.

Mari: molto mossi il Mare ed il Canale di Sardegna, il Tirreno meridionale e lo Stretto di Sicilia; mossi il Tirreno centrale, il medio Adriatico e lo Jonio; poco mossi i restanti bacini.

Intanto, la partita Parma-Inter in programma questo pomeriggio (31 gennaio) alle ore 15.00 allo stadio «Ennio Tardini» non si giocherà per motivi di ordine pubblico relativi alla sicurezza di impianti e spalti, messa in pericolo dopo la nevicata che si è abbattuta sulla città. È quanto si legge sul sito dell’Inter. Il questore di Parma, Gennaro Gallo, ha infatti fatto sapere che: «Non ci sono le condizioni di sicurezza per il pubblico e neppure il tempo necessario per mettere in sicurezza l’impianto». La gara, valida per la 22esima giornata della Serie A, è stata rimandata a mercoledì 10 febbraio alle ore 20.