Ischia/ Dilaga la minaccia del cemento mentre le spiagge spariscono e la costruzione di un porto dura da 60 anni

Pubblicato il 9 Luglio 2009 - 10:37| Aggiornato il 6 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

A Ischia aumenta la minaccia del cemento, nell’isola il paesaggio continua ad essere sotto assedio per l’abusivismo dilagante. Nascono costruzioni e anche nuovi alberghi , ma non è solo questa la minaccia. Sono molte anche le opere pubbliche, specialmente  lungo la costa , iniziate e non portate a termine e che rappresentano altrettante ferite per il paesaggio.

E’ emblematico  il  caso di un porticciolo i cui lavori sono in corso da ben sessanta anni; poi c’è il problema delle spiagge che man mano spariscono e quello delle scogliere.  Per proteggere Forio dalla violenza del mare, si è deciso di realizzare un sistema di scogliere a protezione dell’arenile, ma con risultati estetici e ambientali ogetto di roventi polemiche. Nella baia di San Francesco di Paola sono tutt’ora in corso imponenti lavori a mare, di cui non è prevista la conclusione.

Molti interventi sono giustificati come “opere di necessità” che rischiano però di ferire in modo irreparabile il paesaggio ischitano. Il tutto in nome del turismo, che rappresenta comunque la fonte primaria di reddito per l’isola.

La tutela del patrimonio ambientale  è  certamente per l’isola di Ischia un fattore vitale che deve essere oggetto di grande attenzione  per i  suoi positivi ritorni, come  è dimostrato anche dalla creazione del Parco marino, da cinque siti di importanza comunitaria e  da una zona a protezione speciale, siti che ricadono nelle aree protette della Comunità europea della Rete Natura 2000.