Le pinete italiane minacciate dalla cocciniglia della corteccia

Pubblicato il 30 Settembre 2010 - 13:23 OLTRE 6 MESI FA

Dopo il punteruolo rosso, un altro nemico mette in pericolo la vita delle piante italiane: è la cocciniglia della corteccia (Mastucoccus feytaudi).

Originaria della Francia, arrivata in Italia probabilmente con le merci e gli imballaggi dall’estero, questo piccolissimo insetto (misura appena due-tre millimetri) ha la sua preda nel pino marittimo (Pinus pinaster). Di questa pianta colonizza la corteccia del tronco, dei rami e delle radici che affiorano dal terreno, ne succhia la linfa, emette tossine e in pochi anni ne provoca la morte.

Molti boschi sarebbero già stati colpiti. Lo dimostrano gli ingiallimenti e arrossamenti anomali, la perdita di resina, la caduta eccessiva di aghi: sono questi, infatti, i sintomi di un pino malato. E in questi casi “l’unica soluzione è abbattere le piante e creare fasce di isolamento del parassita, e sostituire le specie con essenze diverse”, spiega Nazzareno Belleggia alla Stampa.

Con un decreto del governo la lotta alla cocciniglia è diventata obbligatoria. Si spera, in questo modo, di spegnere sul nascere i primi focolai. E che non succeda quello che è già successo ai castagneti, decimati da decenni, o ai platani, distrutti in gran numero dal cancro rosso.