Pinguini censiti dallo spazio, sono più numerosi del previsto

Pubblicato il 13 Aprile 2012 - 19:02 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Sono quasi 600 mila i pinguini imperatore che vivono in Antartide, il doppio rispetto a quanto stimato finora.

Lo dimostra il primo censimento 'spaziale' realizzato grazie alle immagini satellitari e alle fotografie aeree da un gruppo internazionale di ricerca coordinato dalla British Antarctic Survey. La prima mappa degli insediamenti dei pinguini, pubblicata sulla rivista Plos One, servira' a comprendere gli eventuali effetti dei cambiamenti climatici.

''Siamo lieti di essere finalmente in grado di localizzare e identificare un numero cosi' elevato di pinguini imperatore'', afferma il coordinatore dello studio Peter Fretwell, geografo della British Antarctic Survey. ''Abbiamo contato 595 mila uccelli, quasi il doppio rispetto a quanto previsto dalle stime precedenti, che si aggiravano tra i 270 mila e i 350 mila. Questo – precisa – e' il primo censimento completo di una specie fatta dallo spazio''.

Grazie alle immagini ad alta definizione raccolte dai satelliti, i ricercatori sono stati in grado di stimare il numero di pinguini di ciascuna delle 44 colonie presenti lungo le coste del continente di ghiaccio. La risoluzione di queste immagini e' stata ulteriormente migliorata usando una tecnica di fusione chiamata 'pan-sharping', che ha permesso ai ricercatori di distinguere i pinguini dal ghiaccio, e addirittura di riconoscere le ombre degli animali e il loro guano.

''I metodi che abbiamo usato rappresentano un enorme passo avanti per l'ecologia dell'Antartide, perche' ci permettono di condurre ricerche in modo sicuro ed efficiente riducendo al minimo l'impatto ambientale'', commenta la ricercatrice Michelle LaRue dell'universita' del Minnesota. ''Le ultime ricerche ci dicono che le colonie dei pinguini imperatore saranno seriamente colpite dai cambiamenti climatici'', afferma un altro autore dello studio, il biologo Phil Trathan. ''Un accurato censimento dell'intero continente, che puo' essere facilmente ripetuto a intervalli regolari, ci aiutera' a monitorare l'impatto dei futuri cambiamenti su questa specie simbolo'', conclude l'esperto.