Maltempo: Tevere sorvegliato speciale, nella notte arriverà a 12 metri

Pubblicato il 1 Dicembre 2010 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA

Il Tevere in piena

Non supererà i livelli del 2008, ma stanotte arriverà a 12 metri. E’ il Tevere il sorvegliato speciale di questo autunno piovoso nel Lazio, anche se a preoccupare di piu’ e’ uno dei suoi affluenti, l’Aniene, che già la scorsa notte ha esondato in Ciociaria. La situazione e’ costantemente sotto il controllo della Protezione civile non solo locale, ma anche di quella nazionale che oggi ha fatto il punto sulla situazione. Nella capitale, per far fronte alle emergenze, la Protezione civile ha messo in allerta circa duecento volontari.

”Siamo in una situazione di continua attenzione – spiega il direttore della Protezione civile di Roma, Tommaso Profeta – Non facciamo allarmismo nè sottovalutiamo la situazione. Quello che ci preoccupa di più è sicuramente l’Aniene e la Tiburtina Valley, dove 40 volontari sono già al lavoro. In via precauzionale sono stati avvisati gli imprenditori della zona, portati diecimila sacchetti di sabbia e saranno chiuse preventivamente alcune aziende”.

Durante la notte il maltempo ha provocato a Roma anche la caduta di alberi e alcuni allagamenti, come a Boccea. All’Idroscalo e a Ostia c’è stato un rigurgito del fiume. In giornata, l’Aniene ha rotto gli argini ad Agosta (Roma), creando problemi anche alla strada ex statale Sublacense, dove il traffico ha subito rallentamenti. La piena del Tevere ha inoltre reso necessaria la chiusura della provinciale Bomarzese, al km 7, nella provincia di Viterbo. In serata è scattata l’allerta anche per il Fiora, prossimo alla esondazione nella zona di Montalto di Castro. Monitorati anche i fiumi Velino, Liri, Turano e Paglia: negli ultimi due si sta intervenendo per la messa in sicurezza di persone e animali nell’eventualità di esondazioni.

Sono state attivate tutte le associazioni di volontari della provincia di Rieti, mentre sono in stato di preallerta le associazioni delle province di Roma e Viterbo. In serata si sono registrati disagi anche a Civitacecchia, dove lo straripamento in più punti del fiume Mignone ha reso necessario il blocco degli impianti idrici, con ovvia ripercussione nelle case. Intanto la Confederazione italiana agricoltori (Cia), che ha attivato un’unità di crisi, ha dichiarato lo stato d’allerta per il rischio d’esondazione del Tevere. A rischio le semine di grano: da più di un mese, ha ricordato l’associazione, piove ininterrottamente: aziende allagate, strutture danneggiate, smottamenti, campi distrutti, orti, vitigni e uliveti colpiti sono le conseguenze piu’ evidenti. Ma a ‘sorvegliare’ il Tevere pensano anche i romani. Da stamani, in molti, hanno fatto visita ai ponti della citta’ per controllare il livello del fiume, dopo le incessanti piogge sulla città ma soprattutto in Umbria che ne hanno aumentato la portata.

Le banchine sono coperte ovunque così come il tronco dei numerosi alberi, le cui chiome spuntano dall’acqua. A Ponte Testaccio fa capolino, sulla riva sinistra, un igloo arancione, giaciglio probabilmente gia’ abbandonato da chi fino a qualche giorno fa ci dormiva. La portata del fiume aumenta, il colore e’ sempre piu’ marrone, l’acqua corre veloce verso la foce e trasporta tronchi, copertoni. C’e anche una porta di legno. Gli unici a non sembrare preoccupati sono gli uccelli del fiume, germani reali, aironi e gabbiani che si fanno trasportare e continuano a cercare cibo indisturbati.