Salute. Troppe diete aumentano il rischio di obesità

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 15:12| Aggiornato il 23 Luglio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Il modo migliore per diventare obesi? Fare troppe diete. Sembra un controsenso, ma è proprio questa l’allerta lanciata dagli esperti dell’Ospedale Sacco di Milano, che in occasione dell’estate hanno stilato dieci ”regole d’oro” per mantenere la linea senza rinunce. Con l’arrivo del caldo scatta anche il desiderio di perdere i chili di troppo, per affrontare la fatidica ‘prova costume’. Ma questo porta talvolta a iniziare diete fai-da-te poco sane e spesso dannose, che possono sfociare a carenze di nutrienti importanti per la salute.

”Per cali ponderali consistenti è sempre consigliabile rivolgersi a uno specialista – spiegano Fulvio Muzio e Michela Fiscella, del Servizio di dietologia e nutrizione clinica del Sacco – perché il modo migliore per diventare obesi è proprio fare molte diete. Per chi invece deve perdere pochi chili, il consiglio è seguire poche e semplici norme, mantenendo un’alimentazione equilibrata”.

Tra queste regole d’oro c’è quella di preferire i prodotti del proprio territorio, i cosiddetti cibi ‘a chilometri zero’, in modo da ridurre i tempi di conservazione e avere una maggiore garanzia di freschezza dell’alimento. Poi, è meglio fare pasti piccoli ma frequenti, evitando digiuni prolungati: così la digestione è più facile, ”e si evitano momenti di spossatezza dovuti alle ore di digiuno”.

E’ inoltre preferibile scegliere frutta e verdura di colore rosso e arancione, come carote, pomodori, peperoni, albicocche, anguria e ciliegie, perché possono stimolare la melanina e quindi per proteggere la pelle dagli effetti dannosi del Sole. Infine, gli esperti consigliano i cibi cotti a vapore (che sono più leggeri e ricchi di sali minerali), ma anche di assumere almeno 20-30 g al giorno di fibre, per combattere la stitichezza favorita dall’eccessiva sudorazione. Promosso anche il pasto a base di gelato, purché sia ”guarnito di frutta fresca e dall’immancabile biscotto”, e purché sia limitato a non più di 1-2 volte alla settimana.