Grant, la Miller e la Rowling paladini dell’etica: “Assediati dai media”

Pubblicato il 25 Novembre 2011 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA

Hugh Grant (Lapresse)

LONDRA – I vip denunciano davanti alla Corte inglese la loro esperienza “l’assedio dei tabloid”. Si sono sentiti minacciati, pedinati e costantemente controllati dai giornali di Rupert Murdoch e del suo “News of the World”, ma non solo. Nonostante la stampa abbia contribuito spesso al loro successo, attaccano gli eccessi dei giornalisti che li hanno spiati per mesi.

L’attore Hugh Grant ha deciso di vestire i panni dell’etica dei media, come testimone dell’inchiesta Leveson.  Per due ore e mezza ha elencato tutti i suoi incidenti con la stampa impicciona, senza risparmiare colpi di scena, tra cui l’accusa rivolta al Mail on Sunday – per la prima volta una testata non parte dell’impero editoriale di Rupert Murdoch – di aver messo sotto controllo il suo telefono.

Nel 2007 infatti il Mail on Sunday – pubblicato da Associated Newspapers – scrisse che la relazione tra lui e Jemima Khan fosse in crisi perché lui telefonava ad un’altra donna dalla voce sensuale a Hollywood. L’attore – che in questo caso aveva fatto causa per diffamazione e aveva vinto – si ricorda che in quel periodo gli telefonava spesso l’assistente di un suo amico di Los Angeles e ha affermato: ”Non riesco in alcun modo a pensare ad un’altra fonte per questa storia del Mail on Sunday a parte i messaggi che erano nella segreteria telefonica del mio cellulare”.

Grant ha quindi preso di mira i paparazzi, che hanno messo in croce per anni lui e tutte le sue compagne. Ultima “vittima” è Tinlang Hong, la mamma della sua bambina, che ha dovuto difendersi dai fotografi che per poco non hanno investito la sua anziana madre e che una sera, quando lui era stato intervistato in televisione riguardo alle intercettazioni, ha ricevuto una telefonata minatoria in cui qualcuno le diceva: ”Dì  a Hugh Grant di chiudere il becco”.

Anche nel caso della nascita della bambina, Grant ha preso di mira Associated Newspapers, la cui testata Daily Mail insisteva nel dipingerlo come un padre irresponsabile che dopo la nascita della figlia frequentava altre donne. Davanti ai giudici inglesi hanno parlato anche i genitori di Milly, che hanno raccontato come avevano creduto che la loro figlia di 13 anni fosse ancora viva dopo aver provato a telefonarle. Un detective del News of the World era entrato nella segreteria del cellulare della ragazzina e ne aveva cancellato i messaggi vocali per permettere la registrazione di altre telefonate. Nel sentire scattare nuovamente la segreteria pero’, la madre di Milly aveva pensato che fosse stata la figlia ad ascoltare e cancellare i messaggi precedenti.

Elle Macpherson – la top model di 47 anni ora imprenditrice di successo con una celebre linea di biancheria intima – ha dichiarato al ‘Daily Telegraph’ di aver deciso di non prendersela invece quando è  stata una delle prime celebrità a scoprire di essere tra le vittime delle intercettazioni. Al contrario di Hugh Grant e dell’attore comico Steve Coogan, la modella ha deciso di non reagire e di non arrabbiarsi quando ha saputo che l’investigatore privato Glen Mulcaire aveva ascoltato i suoi messaggi di segreteria telefonica per conto del domenicale ‘News of the World’.

”Credo di aver preso la decisione giusta”, ha detto la Macpherson al giornale, spiegando:”Non voglio rendere perpetue certe storie. Non voglio diventare coinvolta, non voglio entrare nelle discussioni”. E ha assicurato: ”Al contrario di quanto si può supporre, nego categoricamente di aver ricevuto qualsiasi tipo di indennizzo”.

Quando ha saputo di essere tra le vittime di Mulcaire, ha aggiunto la modella, ”non me losono sentita davvero di iniziare una crociata”, anche se, aggiunge, ”non credo fossi consapevole della magnitudine della questione”.

L’autrice di Harry Potter J. K. Rowling ha detto: ”Non posso mettere un mantello dell’invisibilità sulla mia casa o su di me”. Ha raccontato come un giornale avesse pubblicato la foto e parte dell’indirizzo di casa sua rendendola riconoscibile e mettendo lei e la sua famiglia a rischio dell’attenzione di ”individui squilibrati” che volevano sapere dove viveva.

”Sono stata occasionalmente presa di mira da individui squilibrati. Non voglio entrare nei dettagli. Più volte la polizia è stata coinvolta a causa di incidenti e minacce. Credo che sia ragionevole da parte mia sperare che la stampa non renda così facilmente identificabile dove abito”, ha detto la scrittrice, che ha spiegato di aver dovuto abbandonare la sua prima casa, acquistata nel 1997 con i proventi del primo libro, nel 1999, per via dei giornalisti perennemente accampati all’esterno.

Rowling ha poi raccontato di aver inseguito un paparazzo fuori da casa sua una settimana dopo aver dato alla luce uno dei suoi figli e di aver trovato particolarmente difficile proteggere l’immagine della prima figlia. La scrittrice ha raccontato un episodio in cui al ritorno da scuola della figlia di cinque anni aveva trovato una lettera di un giornalista nello zainetto della bambina. ”Ho sentito un tale senso di invasione, che persino lo zaino di mia figlia non fosse sicuro, che nemmeno la scuola della mia bambina di cinque anni fosse al sicuro dagli occhi dei giornalisti”. L’autrice ha inoltre detto che ora, dopo aver portato in tribunale alcuni giornali, la stampa finalmente la lascia stare un po’ di più.

”La mia opinione è che se uno si mostra preparato a farsi valere, allora la stampa ci sta più attenta. Suppongo sia perché sanno che mi posso permettere avvocati costosi. E questa è’ una triste riflessione di come stanno le cose”.

L’attrice Sienna Miller, che ha avuto una relazione a più riprese con l’attore Jude Law tra il 2004 e il 2010, ha detto di essere stata spiata dal tabloid News of the World, accusato di averle messo sotto controllo tre telefoni cellulari e la segreteria telefonica. “Tutti i miei numeri di telefono, tre numeri cambiati in tre mesi, i miei codici di accesso, il mio codice Pin, le mie parole di accesso per la messaggeria elettronica” figurano sugli appunti sequestrati dalla polizia al detective Glenn Mulcaire, impiegato dal tabloid News of the World, ha spiegato l’attrice. “Tutti i miei conoscenti sono stati spiati e intercettati elettronicamente”, ha aggiunto.