Ipotesi governo: +5 punti di Pil nel 2020 con "riforme intense"

Pubblicato il 18 Aprile 2012 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L'Italia puo' aumentare il pil di altri 5 punti entro il 2020 con riforme ''ad elevato grado di intensita'''. Lo calcola uno studio ipotizzato nel Piano delle riforme del governo. Servirebbe una riduzione del 23% degli oneri amministrativi, -35% su barriere per avvio impresa e calo di 4,3 punti del rapporto tra costi e valore beni prodotti.

''E' stato condotto – e' scritto nel Piano Nazionale delle Riforme – un esercizio teso a valutare gli effetti potenziali di riforme strutturali con un elevato grado di intensita', tali infatti da determinare una chiusura completa del gap di competitivita' dell'Italia rispetto ai paesi europei piu' virtuosi''.

''Questo implica – e' scritto – per esempio, riduzioni del mark-up e degli ostacoli alla libera iniziativa tali da raggiungere il livello dei paesi best performer. Ipotizzando un rafforzamento delle azioni attuate, capaci di generare una contrazione del mark-up fino a 4,3 punti percentuali e una riduzione degli ostacoli alla libera iniziativa (le barriere all'entrata) pari al 35 per cento e riducendo gli oneri amministrativi per le imprese del 23 per cento (cfr. tav. II.15), si ottengono guadagni decisamente rilevanti in termini di crescita del prodotto, in particolare nel medio-lungo periodo''.

''Nel 2020 – prosegue il testo – l'economia accumulerebbe una maggiore crescita di 5 punti percentuali in linea con i risultati ottenuti dai principali previsori europei (OCSE, Fondo Monetario Internazionale e Commissione Europea)''.