Maxi multe per diffamazione? Corte Ue dice no: “Limitano la libertà di stampa”

Pubblicato il 18 Luglio 2011 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA

STRASBURGO – La diffamazione va punita ma c’è un limite a tutto. Lo ha stabilito, con una sentenza chiara, la Corte Europea di Strasburgo creando un precedente che deve far riflettere chi, anche nel nostro Paese, chiede ai giornalisti risarcimenti fuori misura.

Il caso in questione, in verità, arriva dalla Bulgaria e riguarda due giornalisti, Kasabova e Bozhkov, condannati per aver diffamato due ispettori del locale ministero dell’Istruzione. I due avevano raccontato e denunciato una storia di presunta corruzione in cui alcuni ragazzi bulgari sarebbero stati inseriti nelle graduatorie e accettati nelle scuole, presentando un semplice certificato medico. Immediata la querela dei diretti interessati. In Bulgaria è finita con  una super multa per i giornalisti, roba da 70 volte il loro stipendio. Euro più euro meno.

A Kasabova e Bozhkov non è rimasto che rivolgersi alla Corte Europea di Strasburgo che gli ha dato sostanzialmente ragione. Anche se nella loro ricostruzione c’è qualche falla, la motivazione, non si può comunque comminare un’ammenda spropositatà. Il perché della Corte è semplice: una multa spropositata equivale a una intimidazione e, quindi, ad una sostanziale limitazione della libertà di stampa. Tutti quelli che, davanti ad un articolo sgradito, chiedono risarcimenti milionari, sono avvertiti.