Oms: L’Aids colpisce 33,4 milioni di persone in tutto il mondo

Pubblicato il 24 Novembre 2009 - 20:21| Aggiornato il 2 Dicembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

aids1Sono circa 33,4 milioni le persone portatrici del virus dell’Aids in tutto il mondo. Lo indicano stime diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Programma dell’Onu sull’Hiv/Aids, l’Unaids. Il dato mostra una crescita rispetto ai 33 milioni del 2007. In ogni caso, il rapporto congiunto rivela anche che ci sono più persone che riescono a sopravvivere più a lungo grazie alla maggiore disponibilità sul mercato dei farmaci contro l’Hiv.

«Il numero dei decessi legati al virus dell’Aids è calato di oltre il 10% negli ultimi cinque anni, anche perché sono aumentate le persone che possono usufruire dei trattamenti salva vita», si legge nel rapporto Onu-Oms.

Nell’Africa sub-sahariana, dove il flagello dell’Aids è molto più presente, ci sono stati 400.000 contagi in meno nel 2008, il 15% in meno rispetto al 2001. I nuovi contagi da Hiv sono calati del 25% circa nell’Asia orientale e il 10% nell’Asia del sud e del sudest nello stesso periodo di tempo. Il direttore esecutivo di Unaids, Michel Sidibe, dice che i cali sono dovuti in parte ai programmi di prevenzione per l’Hiv, ma afferma che bisogna fare di più.

I dati sono contenuti nell’aggiornamento 2009 sull’epidemia di Aids, secondo cui l’hiv ha giocato un fattore significativo nei decessi delle donne durante il parto. Secondo i dati sudafricani, circa 50mila decessi materni sono state associati all’Aids. «L’isolamento dell’Aids deve finire… la metà delle morti materne in Botswana e Sud Africa sono dovute all’Hiv», ha detto Sidibe.

Il rapporto dice che l’aspetto dell’epidemia Aids sta cambiando e che gli sforzi per la prevenzione non sono al ritmo col cambiamento. La trasmissione in Asia nel passato passava soprattutto attraverso la prostituzione e l’uso di droga per endovena, ma ora sta aumentando il passaggio attraverso le coppie eterosessuali. E mentre in passato in Europa dell’Est e Asia centrale riguardava soprattutto coloro che si iniettano droga, ora la malattia si sta diffondendo ai loro partner sessuali».