Idolo di Shigir: 11500 anni fa in Russia la prima forma di arte monumentale, una statua di legno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Maggio 2018 - 11:02 OLTRE 6 MESI FA
Idolo di Shigir: 11500 anni fa in Russia la prima forma di arte monumentale, una statua di legno

Idolo di Shigir: 11500 anni fa in Russia la prima forma di arte monumentale, una statua di legno

ROMA – Shigir, foresta degli Urali in Russia, 11mila e 500 anni fa circa: una piccola comunità di cacciatori-raccoglitori muniti di pietre levigate utilizzate come asce e scalpelli ricava da un grande albero di larice un enorme manufatto in legno alto 5 metri, scolpendone la sommità fino a riprodurre una enorme testa antropomorfa poggiata su un lungo tronco piatto.

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Credono agli spiriti della foresta, immaginano di rendergli omaggio o forse provano ad esorcizzarne i poteri nefasti: non sanno che quella statua di legno rappresenta l’esordio dell’arte monumentale nella storia dell’uomo agli albori della sua civiltà. L’idolo di Shigir rimarrà sepolto per migliaia di anni, una coltre di torba la preserverà dall’azione dei batteri, restituendola praticamente intatta quando alla fine dell’Ottocento un gruppo di cercatori d’oro la rinverrà a una decina di metri di profondità.

124 anni dopo l’eccezionale ritrovamento gli archeologi, stavolta soccorsi dalla tecnologia che grazie al carbonio 14 ha affinato l’accuratezza della datazione, hanno potuto verificare che la nascita dell’idolo va posta molto più indietro nel tempo. Il 9600 prima di Cristo è l’ultima approssimazione, un evento nella paleografia artistica: l’idolo anticipa la costruzione di ziggurat e piramidi. L’uomo ha iniziato a celebrare se stesso e il suo mondo, le divinità e il tempo, ben prima di quanto si era stabilito fino ad oggi.

Mikhail Zhilin – co-autore dello studio e ricercatore dell’Accademia di scienze di Mosca insieme a Svetlana Savchenko, Svend Hansen, Karl-Uwe Heussner – suggerisce che l’idolo e le figure incise su di esso potrebbero raffigurare spiriti o demoni che le comunità locali credevano infestassero questi ambienti nuovi e sconosciuti. “Gli elementi decorativi dell’idolo di Shigir potrebbero rappresentare una mitologia codificata – si legge nello studio – La rappresentazione verticale delle immagini potrebbe indicare la presenza di una gerarchia interna tra le figure, o una sequenza di eventi”. (Alessandra Del Zotto, La Repubblica)