CENTO IMMIGRATI DA LAMPEDUSA A ROMA: ALEMANNO, ”NON NE SAPEVO NULLA”

Pubblicato il 27 Agosto 2008 - 10:07 OLTRE 6 MESI FA

Alemanno2 "Non ne sapevo assolutamente nulla ma ci accerteremo su come sono andate le cose". Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, risponde così alle domande sul trasferimento degli immigrati dal Cpa di Lampedusa in un palazzo della Borghesiana, a Roma, che hanno provocato numerose proteste tra i residenti della zona.

L’operazione, disposta direttamente dal Viminale, oltre al Comune, ha spiazzato anche Prefettura e Questura, che non erano state informate della decisione di trasferire gli extracomunitari a Roma. Il condominio scelto per ospitare gli immigrati, è una palazzina fatiscente di tre piani situata nella borgata Finocchio, nel sud-est della capitale, alle spalle del popoloso quartiere di Tor Bella Monaca.

Gli immigrati, circa un centinaio tra somali, eritrei e senegalesi, sono giunti alla Borghesiana lunedi pomeriggio. Tutti hanno chiesto asilo politico. Il loro arrivo improvviso ha scatenato la rivolta degli abitanti del quartiere. E aperto la polemica politica. Il capogruppo del Pd nel VIII municipio, Fabrizio Scorzoni, accusa la giunta Alemanno: "Avevano raccontato di controlli, di espulsioni, di maggiore sicurezza e invece, in gran segreto, si trasferiscono ben 100 immigrati dal Cpt di Lampedusa alla Borghesiana, a pochi metri dal luogo in cui e’ avvenuto l’omicidio dell’immigrato polacco ad opera dei quattro rumeni".

Proprio la Borghesiana, lunedì scorso, è stata infatti teatro di un omicidio: quattro romeni hanno assassinato un polacco al termine di un pestaggio per futili motivi.