Blog, Beppe Grillo cita Primo Levi: Shoah come oggi. “Se questo è un Paese”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Aprile 2014 - 13:37 OLTRE 6 MESI FA
Blog, Beppe Grillo cita Primo Levi: Shoah come oggi. "Se questo è un Paese"

La foto sul sito di Beppe Grillo

ROMA – Beppe Grillo fa il verso a Primo Levi: non più “se questo è un uomo”, martoriato dalla persecuzione nazista, ma “se questo è un Paese”. E come foto, l’ingresso al campo di concentramento di Auschwitz, ma al posto della scritta “Arbeit macht frei” (“il lavoro rende liberi”), “P2 macht frei” (“la P2 rende iberi”).

L’ultimo post del leader del Movimento 5 stelle è più che mai provocatorio. Il comico genovese usa la Shaoh per attaccare il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e quello del Consiglio, Matteo Renzi, alla vigilia del ritorno in Aula al Senato del disegno di legge sul voto di scambio politico-mafioso criticato molto anche da M5s, che vede nel ddl un favore ai mafiosi per l‘alleggerimento delle pene detentive legate all’articolo del nuovo 416 ter del codice penale.

Grillo prende a prestito la poesia che fa da incipit al libro pubblicato da Levi nel 1947 per criticare la situazione politica italiana attuale.

“Voi che vi disinteressate della cosa pubblica come se vi fosse estranea e alla vita delle persone meno fortunate che vi circondano nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il telegiornale di regime caldo e visi di mafiosi e piduisti sullo schermo mentre mangiate insieme ai vostri figli che educate ad essere indifferenti e servi, considerate se questo è un Paese, che vive nel fango, che non conosce pace ma mafia, in cui c’è chi lotta per mezzo pane e chi può evadere centinaia di milioni, di gente che muore per un taglio ai suoi diritti civili, alla sanità, al lavoro, alla casa nell’indifferenza dell’informazione Considerate se questo è un Paese nato dalle morti di Falcone e Borsellino dalla trattativa Stato mafia, schiavo della P2, comandato da un vecchio impaurito delle sue stesse azioni che ignora la Costituzione”.

Poi l’attacco diretto a Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, protagonisti di un ventennio di storia italiana:

“Considerate se questo è un Paese consegnato da vent’anni a Dell’Utri e a Berlusconi e ai loro luridi alleati della sinistra. Un Paese che ha eletto come speranza un volgare mentitore assurto a leader da povero buffone di provincia. Considerate se questa è una donna, usata per raccogliere voti, per raccontare menzogne su un trespolo televisivo, per rinnegare la sua dignità orpello di partito vuoti gli occhi e freddo il cuore come una rana d’inverno. Meditate che questo AVVIENE ORA e che per i vostri figli non ci sarà speranza per colpa della vostra ignavia, per aver rinnegato la vostra Patria vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi”.