Berlusconi-pensiero in 62 pillole: golpe, comunisti, Monti, Don Mazzi, euro…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Novembre 2013 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi-pensiero in 62 pillole: golpe, comunisti, Monti, Don Mazzi, euro...

Berlusconi-pensiero in 62 pillole: golpe, comunisti, Monti, Don Mazzi, euro…

ROMA – Berlusconi-pensiero in 62 pillole: golpe, comunisti, Monti, Don Mazzi, euro… Chi volesse leggere una sintesi dell’intervento di Silvio Berlusconi sul palco della Giovane Italia (la convention dei Forza Italia junior) può agevolmente consultare la sintesi in 62 punti redatta da Renato Brunetta per il suo quotidiano Mattinale e pubblicata dal Il Giornale, house organ di partito (leggi qui). Libertà, comunisti, magistrati, euro, Germania, decadenza, governo: in pillole un bignami di storia recente ad uso didattico per le nuove leve, un prontuario minimo di economia vista da destra, un sunto ragionato del pensiero di Berlusconi.

L’enfasi sul concetto di libertà produce ben 6 pillole: prendiamo per buono il primo punto che recita, “La libertà è l’essenza del-l’uomo, l’essenza della nostra mente, l’essenza del nostro cuore”. Cui fa da contraltare il secondo punto, la denuncia del carattere criminale di ogni forma di collettivismo: “Con il comunismo si può decidere solo se stare in esilio, in carcere o al cimitero”.

Questo è il campo di forze polarizzato dove agisce e insiste la predicazione berlusconiana e per il quale la scelta netta in campo economico è ispirata tassativamente ai principi del libero mercato (tanto che il punto 5 e il punto 20 lo dicono con forza e con le stesse identiche parole). A proposito di economia, il punto 28 ricorda correttamente come la Commissione Ue non considera per il calcolo del Pil, l’economia sommersa. Al punto 33 che il Giappone ha un debito pubblico del 243% sul Pil. Alla Germania sono dedicati parecchi punti dai quali si ricava che: teme l’inflazione ma da noi è un lievito dell’economia, ha brigato perché i suoi titoli diventassero beni di rifugio, Berlusconi gli si è opposto con fierezza esponendosi però alla rappresaglia (vendita di Bot per far salire lo spread).

Anche i magistrati (in particolare quelli organizzati da Magistratura Democratica) meritano grande attenzione: può bastare il punto 10, “La magistratura sta mettendo sotto gli altri due poteri dello Stato”. Qualche antico sondaggio è riportato con una certa dose di spregiudicatezza: nel 2009 Berlusconi era al 75,3%, “così la sinistra si è scatenata” (punto 23). A causa invece del picco negativo del Pdl, l’11,7%, Berlusconi è dovuto tornare in campo.

Sulla decadenza, la irretroattività della legeg Severino, sul complotto, sul golpe di Stato ecc… i quotidiani di questi giorni offrono una copertura abbondante. Riassumiamo concentrandoci su due figure di nemico abbastanza lontane, Napolitano e Don Mazzi. Il primo “dovrebbe varare un provvedimento di clemenza senza che io lo chieda” (ultimo punto). Il secondo, arguiamo, dovrebbe vergognarsi: “da lui arroganza di dirmi di venire a pulire cessi” (punto 59).