Letta: “Al Senato 171 voti come l’ultimo Berlusconi”. Anche la sfiga fa i conti…

Letta: “Al Senato 171 voti come l’ultimo Berlusconi”. Anche la sfiga fa i conti…

ROMA – Letta: “Al Senato 171 voti come l’ultimo Berlusconi”. Anche la sfiga fa i conti… Enrico Letta ora guarda al 2015 come orizzonte minimo. L’euforia a stento trattenuta gli viene dalla lettura delle tabelle con i nuovi numeri della maggioranza, dopo la cura dimagrante delle larghe intese. Dispone di 171 voti al Senato, solo 8 in più rispetto alla metà più uno. Ma non vuol sentir parlare di maggioranza risicata: “I numeri ci danno forza”. E’ giusto: l’ottimismo dei forti fa scommettere su se stessi. Tuttavia, preoccupa la spiegazione, per così dire storica: “Abbiamo gli stessi voti dell’ultimo Berlusconi“. E questo dovrebbe consentirgli sonni tranquilli?

Secondo Sergio Cofferati, le dichiarazioni ottimistiche di Letta “non hanno elementi razionali di sostegno”. Secondo Rosy Bindi, per il governo ora “comincia una fase più difficile , non più facile”. Paolo Gentiloni e i renziani invocano un cambio di passo, una non meglio specificata “fase 2”. L’unico a credere all’ottimismo di Letta è Beppe Fioroni, con un ragionamento che sembra un esorcismo: “A farlo cadere ora dovrebbe essere il Pd”. Appunto. Nel frattempo Letta non solletichi la sfiga addormentata, sì proprio la sfiga: non sarà razionale come l’analisi di Cofferati, ma i conti li fa benissimo.