Regina Elisabetta morta e quasi santa: problemi, angosce, scandali, meschinità dietro la pompa

Regina Elisabetta quasi santa: problemi, angosce, scandali, meschinità dietro la pompa, tante domande inquietanti sul futuro della Gran Bretagna

di Sergio Carli
Pubblicato il 18 Settembre 2022 - 08:20 OLTRE 6 MESI FA
Regina Elisabetta morta e quasi santa: problemi, angosce, scandali, meschinità dietro la pompa

Regina Elisabetta morta e quasi santa: problemi, angosce, scandali, meschinità dietro la pompa

Regina Elisabetta II, la sua morte ha provocato l’inizio di una slavina che nessuno può prevedere dove si fermerà. Sul  fronte della slavina sono incisi tre nomi: Scozia, Irlanda del Nord e Galles.

Ma crescono i fermenti anche nel più vasto Commonwealth: anche le Bahamas si vogliono staccare e diventare una repubblica.

Il tutto è aggravato dai milioni dei russi ai conservatori inglesi per sfasciare l’Europa (il figlio del capo del Kgb di Londra lo hanno fatto anche lord), con la piaga sempre aperta della frontiera fra le due Irlande.

Aggravato anche dal mai sopito indipendentismo scozzese. Furono uniti all’Inghilterra con Giacomo nipote di Elisabetta I, ma sono discendenti di quei picti o pitti che costrinsero Adriano a costruire un muraglione da costa a costa per impedirne le incursioni.

Il calvario che aspetta gli inglesi dopo la morte della regina

Brexit è l’inizio di un calvario di cui la maggioranza degli inglesi non sono ancora consapevoli. Boris Johnson, spinto dai suoi amici russi, è stato attirato in trappola anche da Donald Trump, anche lui al servizio (ne fosse cosciente o no) del grande gioco di Putin. Lasciate l’Europa, il vostro avvenire è con l’America. Ma gli americani sono troppo insulari. In più, in mezzo c’è l’Atlantico. La Gran Bretagna è Europa: pochi chilometri di canale della Manica dividono l’Inghilterra dal continente. Era il grande sogno di Talleyrand.

Ora che l’impero è finito, il futuro è l’integrazione nell’Europa. Scozzesi, gallesi, irlandesi lo hanno ben capito. L’Irlanda era un pozzo di miseria prima dell’Unione europea. La provincia del nord, l’Ulster, rimasta ancora sotto Londra, sarebbe sarebbe ancora un pozzo di miseria e terrorismo senza il benessere portato dal decentramento industriale tedesco. Ora vivono nell’angoscia di uno strappo definitivo.

Come se la caverà il povero Carlo III, con le sua fantasie ecologiste? Come se la caverà la poverissima Liz Truss, neo primo ministro. A Genova direbbero che “se ghe vedde d’inta faccia” che non è all’altezza.

I tifosi del Celtic bestemmiano la regina

Un primo frammento del dramma che andrà prossimamente in scena si è visto a Varsavia, dove il Celtic di Glasgow giocava con la squadra ucraina del Shakhtar Donetsk. I tifosi scozzesi hanno costretto gli organizzatori a rinunciare al minuto di ilenzio in omaggio alla defunta sovrana.

 “Si fotta la corona” hanno scritto sugli striscioni dispiegati sugli spalti dello stadio di Varsavia. Scherzando con riferimento a Michael Fagan, che nel 1982 riuscì a entrare nella camera da letto di Elisabetta da una finestra con una scala a pioli: “Sorry per il tuo lutto”.

Un messaggio degno del padrino

Poi ci sono le grane di famiglia. A Londra abbiamo appreso in diretta una lezione per il Padrino. Ai nostri giorni non servono più coltelli, veleni e nemmeno bombe. Carlo dice alla nuora infida e traditrice e al figlio fastidioso e dubbio: vi auguro fortuna…overseas, dall’altro lato del mare, in California.

Con questo saluta la nuora che da quando gli si è infiltrata in casa ha provocato solo liti e sputtanamenti. E il figlio  Harry, che poi chi sa se proprio figlio suo è. William porta Harry dalla nonna morta,  ma Meghan non c’è. Poi le fanno fare la passeggiata a quattro. saranno ai funerali e poi via, in America, senza eredità mentre a Camilla va la scuderia dei cavalli da corsa.

Negli ultimi giorni è tutto un affannarsi dei giornali più vicini alla Corte per sottolineare quanto è magnifico Carlo, quanto è sublime il figlio maggiore William. Però non c’è niente da fare, Harry e Meghan l’hnno fatta grossa. Hanno rinunciato al ruolo di reali operativi e il Palazzo si è vendicato, ritirando l’invito alla cena di stasera per duemila invitati data da Carlo e Camilla in onore di capi di stato e diplomatici di tutto il mondo.

Polemica italiana

L’eco italiana della morte di Elisabetta ha il seguito di una polemica da paese. Sgarbi attacca Gassmann per le parole sulla regina: “Sei famoso solo perché figlio di un grande attore”
A prescindere che Gassman è più bravo di suo padre e che poteva anche risparmiarsela,  ha pienamente ragione e ha detto anche poco.

“È morta oggi una anziana signora che mi stava simpatica, ha fatto una vita bellissima e piena di responsabilità, vivendo in castelli e spostandosi a volte in carrozza. Mi dispiace per la sua morte, come mi dispiace per la morte di chiunque”.

Era la discendente di una dinastia che risale a mille anni fa e oltre, apparteneva a una oligarchia aristocratica che tiene sotto il tacco i poveri britannici (inglesi, gallesi, scozzesi e soprattutto i poverissimi irlandesi) dai  tempi di Guglielmo il Conquistatore (1066) e del Doomsday book, un sistema di potere che ancora regge.

Non è la Casa Reale a rispettare la democrazia, ma glielo impongono le conquiste della piccola nobiltà e della borghesia, dai tempi della Magna Cartha a oggi.  Il primo ministro stringe la mano al sovrano, ma chi sia il primo ministro lo decide il partito che conta il maggior numero di deputati alla Camera dei Comuni. Comuni sudditi, quindi non nobili. Questi hanno peraltro tenuto in pugno il Paese con la formazione dei collegi elettorali.

Regina morta: santa o sfasciacarrozze?

Parlando poi di Elisabetta: ha rovinato la vita alla sorella impedendole di sposare l’uomo che amava. Ha mezzo rovinato la vita di Carlo impedendogli di sposare la donna che amava, Camilla, costringendolo a sposare una nobile  (discendente più o meno dal mitico duca di Marlborough) proprio non all’altezza del ruolo. Ha girato la testa davanti allo scandalo del figlio Andrew, che prestava il nome della Casa Reale al  pedofilo suicida Jeffrey Epstein in cambio di milioni. Per non parlare dell’ultimo scandalo, quello che coinvolge Carlo, che ha preso soldi da uno sciecco.

Viva l’Italia, viva la Repubblica dicevano Saragat e Pertini. I Savoia erano anche peggio: fecero prendere a cannonate un corteo di operai, entrarono in due guerre europee una più disastrosa dell’altra, per loro noi saremmo ancora servi della gleba.

Carlo, il primo discorso da Re: “Mamma un esempio, conto sull’amore di Camilla”. E su Harry e Meghan…
 
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Il gossip  non si è fermato nemmeno in coincidenza con la camera ardente di Elisabetta, per accedere alla quale gli inglese e chissà quali altri nazionali  hanno fatto ore di coda. David Beckham, il calciatore, si è vantato di una attesa di 12 ore. Il massimo è stato di  20 ore, per  16 chilometri.

Dall’Australia è stato riesumata la rivendicazione di Simon Charles Dorante-Day. Sostiene di essere figlio naturale e segreto di Carlo e Camilla. Sarebbe un bel problema per la linea dinastica, ma è ben difficile che, anche fosse davvero figlio, vedrà mai riconosciuti i suoi diritti ereditari.