Regione Lazio: per risanare assumono dirigenti ma “tra i migliori in Italia”

Pubblicato il 22 Novembre 2013 - 15:28 OLTRE 6 MESI FA
Regione Lazio: per risanare assumono dirigenti ma "tra i migliori in Italia"

Nicola Zingaretti, preesidente del Lazio. Per per risanare il bilancio, intanto assume dirigenti ma “tra i migliori in Italia”

Regione Lazio, da Renata Polverini a Nicola Zingaretti, tutto sembra cambiare ma nulla cambia: si predica bene e si razzola male, prima c’era Renata Polverini oggi c’è Nicola Zingaretti. L’assetto di potere è cambiato, nuovi potenti entrano in scena,ma per i cittadini italiani che vivono in Lazio le cose vanno sempre peggio. Mentre aumentano le tasse le supertasse le addizionali, ecco un nuovo passo a dir poco imbaazzante per il governo regionale del Lazio, come ha rivelato Carlo Picozza su Repubblica:

“Conti della Regione, 10 milioni in più per personale, consulenze e distacchi”.

Nello specifico, si parla di

“aumenti di stipendio al personale già in forza, nuovi ingaggi “a tempo”, distacchi da altre sedi e consulenze esterne”.

La Regione scarica sulla Polverini, riferisce Carlo Picozza:

“Non c’è stato aumento di stipendio alcuno, il fatto è che nel bilancio ereditato non erano state considerate tutte le uscite necessarie per il personale”.

Non avranno le palle d’acciaio ma la faccia di bronzo sì, perché non si parla solo di stipendi, ma anche di nuovi ingressi. Inoltre, le risorse non previste dalla legge di bilancio in realtà, c’erano tutte, quello che cambia sono le singole cifre attribuite alle varie voci che sono ora riviste al rialzo e considerate

“come aggiuntive in un decreto di Nicola Zingaretti, da poco pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione: 6,8 milioni (destinati agli oltre tremila in servizio e a quelli chiamati a lavorare in Regione da marzo) che vanno agli stipendi, alla remunerazione dei risultati raggiunti, alle indennità aggiuntive; 1,7 milioni ai collaboratori della presidenza del Consiglio e della segreteria della Giunta; 1,5 milioni al personale comandato, a quello fuori ruolo o con un distacco.

“Per queste tre partite, la legge di bilancio prevedeva rispettivamente: 173,7 milioni (che ora arrivano a 180,5); 21,5 (che toccano quota 23,2); 18,1 milioni (ora attestati a 19,6). In tutto dieci milioni tondi”.

La spiegazione che riporta Repubblica rischia di rinverdire la rubrica “L ultime parole famose” della Domenica del Corriere di una volta:

“In questi anni la Regione ha avuto problemi evidenti, perciò oltre alla valorizzazione delle risorse interne e ai tagli di otto direzioni regionali, abbiamo ritenuto di scegliere dall’esterno i dirigenti, tra i migliori in Italia, per il risanamento al quale lavoriamo”.

Intanto a pagare il conto di Starace, Marrazzo, Polverini e ora Zingaretti ci sono sempre i contribuenti.