Foggia, omicidio Francesco Traiano al Gocce di Caffè: arrestati i 5 che erano andati a rapinare il bar VIDEO

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 25 Febbraio 2021 - 14:03 OLTRE 6 MESI FA
Foggia, omicidio Francesco Traiano al Gocce di Caffè: arrestati i 5 che erano andati a rapinare il bar VIDEO

Foggia, omicidio Francesco Traiano al Gocce di Caffè: arrestati i 5 che erano andati a rapinare il bar VIDEO (Foto da video)

Foggia, arrestate 5 persone per l’omicidio di Francesco Traiano. Traiano morì pochi giorni dopo la rapina nel suo bar Gocce di Caffè. I malviventi lo avevano accoltellato all’occhio e lui morì dopo alcuni giorni.

La Polizia di Foggia ha arrestato 5 persone gravemente indiziate a vario titolo di omicidio, rapina, furto, ricettazione, incendio e favoreggiamento. Le indagini della Squadra Mobile si riferiscono ad una rapina compiuta lo scorso 17 settembre nel Bar-Tabacchi Gocce di Caffè a Foggia. Durante la rapina il titolare, Francesco Traiano di 38 anni, fu accoltellato all’occhio sinistro e morì il 9 ottobre. 

Foggia, omicidio Francesco Traiano: arrestate 5 persone

Sono tutti giovanissimi, e tra loro c’è anche un minorenne i 5 arrestati. I maggiorenni coinvolti nel blitz della polizia hanno tra i 20 e i 24 anni. Traiano venne ferito gravemente all’occhio sinistro durante la rapina compiuta nel suo bar il pomeriggio del 17 settembre scorso. Il colpo fruttò poco meno di 100 euro e qualche biglietto della lotteria istantanea. A causa delle profonde ferite Traiano qualche settimana dopo, il 9 ottobre scorso al Policlinico Riuniti di Foggia.

Omicidio Francesco Traiano: l’importanza delle telecamere del bar Gocce di Caffè

Fondamentali ai fini investigativi si sono rivelate le telecamere di sicurezza presenti sia nel bar che lungo la via di fuga dei banditi. La sera stessa della rapina i poliziotti recuperarono l’auto, una Fiat Punto utilizzata per la fuga e data alle fiamme in una zona periferica della città.

Francesco Traiano è morto per la coltellata di un ragazzo di 17 anni

Sarebbe stato il minorenne arrestato, che ha 17 anni, la persona che ha materialmente inferto le coltellate al volto che hanno ucciso Francesco Traiano. I cinque sono stati arrestati su ordinanze di custodia cautelare de Gip del tribunale di Foggia Armando Dello Iacovo e del tribunale per i minorenni di Bari Patrizia Famà.

Sono accusati a vario titolo di omicidio volontario (il minorenne), concorso anomalo in omicidio e furto, rapina e incendio dell’auto altri tre, mentre  uno solo di favoreggiamento. Stando alla ricostruzione degli inquirenti quel pomeriggio il 17enne, insieme ad altri due, ha fatto irruzione nel locale, mentre un altro è rimasto fuori alla guida dell’auto. I tre erano tutti a volto coperto con passamontagna e solo il 17enne impugnava un coltello.

“Il minore spalleggiato da un complice – ricostruisce il pm Rosa Pensa della Procura di Foggia – si è avventato sulla vittima colpendola ripetutamente al volto e continuando a sferrare calci anche quando Francesco Traiano si è accasciato al suolo”. Nei momenti di concitazione – ricostruiscono gli investigatori – uno della banda avrebbe scaraventato contro un dipendente del bar un posacenere.

La fuga dopo la rapina al bar Gocce di Caffè

Arraffato il bottino sono fuggiti a bordo della Fiat Punto rubata il giorno prima a Foggia. Due dei rapinatori sono scesi immediatamente dal veicolo, mentre gli altri due, ovvero il 17enne e un altro, hanno abbandonato l’auto in una zona di campagna e le hanno dato fuoco venendo poi prelevati da un loro complice a bordo di un’altra auto.

Nel corso delle intercettazioni i poliziotti hanno evidenziato che gli indagati ridevano ed erano preoccupati di come spendere i proventi della rapina. C’è chi pensava di fare un tatuaggio, chi invece una vacanza. “Le immagini delle telecamere di sicurezza mettono in evidenza che il 17enne impugnasse l’arma mentre faceva irruzione nel bar ed era pronto ad utilizzarla”, ha dichiaro il questore di Foggia Paolo Sirna. 

Il nipote di Francesco Traiano: “Sensazone di giustizia”

“Ho provato una sensazione inspiegabile: di libertà, di giustizia. Finalmente è stata fatta giustizia per un povero lavoratore che ha dedicato la sua vita al lavoro. Mio zio, da oggi, riposerà in pace”. Sono le prime parole di Alfredo Traiano, nipote di Francesco. “Non è ancora detta l’ultima parola – aggiunge Alfredo Traiano che oggi gestisce il bar appartenuto allo zio – bisogna attendere il processo che è la parte più dura che ci sia in Italia”. Stamani la polizia dopo aver compiuto gli arresti – racconta il giovane – è passata davanti al bar. “È stato un segnale per dire: questo posto, il nostro bar, è stato riscattato dallo Stato. Oggi non vorrei dire nulla ai 5 ragazzi arrestati. Oggi vorrei solo guardare negli occhi mio zio”.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev