Potenza, il chirurgo: “Ho lasciato ammazzare…poi diciamo morta di complicanze”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Settembre 2014 - 16:21 OLTRE 6 MESI FA
Potenza, il chirurgo: "Ho lasciato ammazzare...poi diciamo morta di complicanze"

Potenza, il chirurgo: “Ho lasciato ammazzare…poi diciamo morta di complicanze”

POTENZA – Una signora anziana sotto i ferri del chirurgo, un errore in sala operatoria mascherato con la solita dicitura: morta di complicanze. E invece non furono solo le inevitabili complicanze di ogni intervento chirurgico, soprattutto al cuore e soprattutto a quello di una signora in età. Ma quel giorno di maggio 2013 si trattò di un errore mascherato perché non venisse scoperto. Stavolta però l’errore mascherato viene fuori grazie a una registrazione, la confessione del chirurgo a un collega: “Ho lasciato ammazzare una paziente…”.

E così inizia il racconto del medico “pentito” sulla  morte di una paziente di 71 anni operata il 23 maggio 2013 per la sostituzione di una valvola aortica all’ospedale San Carlo di Potenza. E’ un chirurgo a sfogarsi con un collega che però registra la conversazione, non è chiaro ancora il perché,  avvenuta mesi dopo quell’operazione. L’uomo dice:

“Ho lasciato ammazzare deliberatamente una persona… sono responsabile della morte di quella persona… dovrei andare ad autodenunciarmi, però verrei licenziato… il primario ha amicizie, coperture politiche, io no”dice al collega, che tenta di consolarlo ma allo stesso tempo ne registra lo sfogo”.

In sala operatoria uno dei medici fa un errore, secondo il racconto del chirurgo: la rottura della vena cava della paziente, una donna di nome Elisa, durante la sostituzione della valvola aortica. Davanti all’errore, che di fatto porterà al decesso della paziente, si decide allora di optare per un “clampaggio“, un morsetto chirurgico che dovrebbe bloccare l’emorragia. L’operazione non riesce e a quel punto viene chiamato il primario il quale decide di proseguire l’operazione come se nulla fosse. Secondo il racconto del chirurgo la scelta serve a “coprire” l’errore soprattutto davanti ai familiari, imputando la morte della paziente a banali complicazioni post operatorie che rappresentano un rischio in ogni intervento chirurgico del genere. Ecco la reazione del primario secondo il racconto del medico:

 “Era spaventato, ha trovato la soluzione più semplice. Ha detto: le faccio l’intervento e poi diciamo che è morta per una complicanza non legata all’intervento ma a questa lacerazione…E come si dimostra che muore una paziente per una lacerazione?”.

L’audio di quella conversazione-confessione è stato recapitato a Basilicata 24 e poco dopo è stata aperta un’inchiesta della magistratura. Il video viene proposto anche dal Fatto Quotidiano.