I primi 50 anni di Sean Penn, il “Bad boy” che ha conquistato Hollywood

Pubblicato il 17 Agosto 2010 - 16:13| Aggiornato il 15 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Figlio d’arte (la madre Eileen Ryan è un’attrice, il padre Leo Penn è un regista, un fratello attore e l’altro musicista) acquista molto presto la fama di “bad guy” e di americano di sinistra.

Penn cinematograficamente debutta a 21 anni, dopo alcune esperienze teatrali, nel film contro tutte le guerre Taps – Squilli di rivolta (1981) di Harold Becker. Lavora poi con Louis Malle ne I soliti ignoti Made in Usa (1983) e risulta subito perfetto nei ruoli da cattivo, in film appunto come Bad Boys (1983), A distanza ravvicinata (1986) e Shanghai Express (1986).

Un brutto carattere il suo anche nella vita vera. Sposa così, non a caso, nel 1985 la più trasgressiva pop star, Madonna, dalla quale divorzia quattro anni dopo tra liti e violenze di tutti i i tipi. Sconta poi 32 giorni di prigione per aver preso a schiaffi una comparsa.

Dopo film come Vittime di guerra di Brian De Palma e Carlito’s Way, debutta alla regia con Lupo solitario (1991), seguito da Tre giorni per la verità (1996) e La promessa (2001). Si risposa poi con l’attrice Robin Wright nel 1996, con cui ha una figlia, Dylan Frances nel 1991, e un figlio, Hopper Jack nel 1993. Alla fine del 2007, la coppia annuncia la separazione, a causa di un tradimento da parte di lui, ma nell’aprile del 2008 Penn e la moglie si riconciliano per un breve periodo per poi annunciare  l’anno successivo il divorzio, formalizzato in questi giorni.

Penn è ancora nel cast stellare de La sottile linea rossa (1998) di Terrence Malick e viene scelto da Woody Allen come protagonista in Accordi e disaccordi (1999). E dopo il thriller di Kathryn Bigelow Il mistero dell’acqua (2000), ottiene anche la terza nomination all’Oscar nei panni del padre ritardato di Dakota Fanning in Mi chiamo Sam (2001) di Jessie Nelson. Vince finalmente l’Oscar (e il Golden Globe) per Mystic River (2003) di Clint Eastwood. Il ruolo di un padre delinquente che va alla ricerca di chi ha torturato, violentato e ucciso la figlia lo innalza a mito del cinema, riconfermato anche da 21 grammi (203) di Alejandro Gonzales Inarritu, che gli frutterà invece la sua seconda Coppa Volpi. Nel 2009 vince il suo secondo Oscar come miglior attore per ‘Milk’ di Gus Van Sant in cui interpreta l’attivista per i diritti gay Harvey Milk.

Tanti auguri ad una vera star del cinema di Hollywood: