In Cina, Minions 2 finisce bene: cattivissimo Gru si redime. Dai cartoons a Fight Club, il regime censura tutto

Se la censura cinese colpisce anche i cartoni animati: Minions 2, finale molto diverso dall'originale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Agosto 2022 - 16:24 OLTRE 6 MESI FA
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Minions 2 (Ansa)

In Cina, Minions 2 finisce bene: cattivissimo Gru si redime. La censura cinese si abbatte anche sui cartoon. Pur di inviare un messaggio sociale più conciliante, Pechino ha modificato il finale del film d’animazioneMinions: The Rise of Gru‘. Solo così il bene trionfa sul male, così come aveva già fatto con altre pellicole di Hollywood.

In Cina, Minions 2 finisce bene: cattivissimo Gru si redime

Nella versione cinese infatti, la scena conclusiva dell’edizione speciale per l’enorme mercato cinematografico del Dragone vede il supercriminale Gru rinunciare alla sua vita criminale e dissoluta per tornare alla normalità e centrare il più grande risultato di essere “il padre delle sue tre figlie”.

In quella originale, campione d’incassi, Gru, doppiato da Steve Carell, se ne va invece con il compagno di malefatte Wild Knuckles, che ha simulato la sua morte per evitare di essere catturato.

I censori cinesi hanno alterato la storia per autorizzare la proiezione nelle sale. Il cambiamento non è sfuggito agli utenti dei social media in mandarino, che lo hanno trasformato in un tema virale nel fine settimana con una serie di post e screenshot del film condivisi su Weibo, il Twitter locale.

DuSir, un autore di recensioni di film online con 14,4 milioni di follower, ha notato che la versione cinese del film dura un minuto in più rispetto a quella internazionale. “Siamo solo noi che abbiamo bisogno di una guida e di cure speciali per paura che un cartone animato ci possa corrompere?”, ha commentato DuSir in un post pubblicato sabato.

Censura preventiva, il caso del cult movie Fight Club

La Cina impone una quota sul numero di film provenienti dall’estero che possono essere proiettati nelle sale cinematografiche nazionali. Ma le pellicole sono passate al setaccio, spesso con scene omesse o alterate rispetto alla versione originale.

L’anno scorso, ad esempio, gli spettatori cinesi di ‘Fight Club’, un cult movie del 1999, hanno notato che il finale, in cui il protagonista e il suo alter ego fanno esplodere una serie di grattacieli, non era presente nella versione mostrata sul sito di streaming di Tencent Video.

Nella sceneggiatura modificata la polizia “ha rapidamente capito l’intero piano e arrestato tutti i criminali, impedendo con successo le esplosioni a catena”.

Le modifiche sono state ampiamente criticate dai fan cinesi del film originale. Provocando anche piccati commenti del regista del film e dall’autore del romanzo su cui era basato. Tencent, successivamente, ha dovuto ripristinare il finale originale.

La scorsa settimana la Cina ha sottolineato di volere più rispetto dai registi americani rispetto alla cultura del Dragone, in un raro commento del dipartimento Propaganda del Partito comunista a corredo della bocciatura di una serie di film Usa.