Telefonata anonima a Massimo Ghini, “sporco comunista”

Pubblicato il 2 Gennaio 2010 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA
ghini

Massimo Ghini

«Sporco comunista». Una telefonata anonima ha rovinato la vigilia di Capodanno a Massimo Ghini, noto attore e presidente del Sindacato Attori italiano. Una telefonata anonima dove veniva chiamato “sporco comunista”, appunto, ricevuto il 30 dicembre e confermata dallo stesso Ghini solo oggi.

L’attore spiega che la telefonata è arrivata dopo altri “avvertimenti anonimi” mandati per sms sul suo cellulare. Tutti sarebbero da collegare al suo impegno nel consiglio di amministrazione dell’Imaie, l’istituto per la tutela degli artisti, interpreti ed esecutori, ora affidato a commissari liquidatori. Nella telefonata anonima veniva intimato a Ghini di «stare alla largà dall’istituto».

La Procura di Roma indaga da due anni su presunte truffe ai danni dell’Imaie. «L’episodio – si legge in una nota del Sai – oltre a confermare la presenza di un torbido sottobosco che aleggia intorno all’Istituto, appare tanto più inquietante poichè avviene mentre ministero dei Beni culturali e governo stanno decidendo in merito al suo assetto futuro, sul quale, evidentemente, c’è chi pensa di poter allungare le mani e vede come un ostacolo la presenza degli artisti del Sai e in generale vicini alla Cgil. Il Sai-Slc Cgil esprime piena solidarietà al suo presidente e richiama l’attenzione del governo, del Mibac e del Parlamento affinchè non sottovalutino quanto di inquietante è già accaduto e sta accadendo intorno a questa vicenda».