Venezia, la rivelazione choc di Tinto Brass: “Dopo l’ictus volevo suicidarmi”

Pubblicato il 12 Gennaio 2011 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA

Tinto Brass

“Dopo l’ictus avevo pensato di togliermi la vita”: la confessione choc viene dal regista Tinto Brass. In un’intervista a Diva e donna in edicola il 13 gennaio e anticipata il 12 dal Gazzettino.

A salvarlo dalla depressione seguita all’ictus che nove mesi fa l’ha quasi ucciso è stata la sua nuova musa Caterina Varzi. “Mi ha aiutato a tenermi in vita quando volevo morire”.

“Avevo già meditato di prendere dei farmaci che mi avrebbero aiutato a morire, ma quella notte mi sono concentrato sulla finestra della mia stanza d’ospedale. Sono stato molto vicino a buttarmi. Un tuffo e sarebbe tutto finito, ma non avevo neanche la forza di alzarmi dal letto”.

Raccontando i momenti di degenza in ospedale, Brass ricorda: “Ero praticamente morto. Al settimo giorno ho riaperto gli occhi e, riconoscendo Caterina al mio fianco, ho detto: “Che bella sei, che bella faccia hai”, per poi ripiombare nell’incoscienza. Mi svegliavo un attimo solo per dire questo, non riuscivo a pronunciare altre parole”.

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