Belgio: condannato papà-pusher. Coltivava canapa per i figli

Pubblicato il 10 Gennaio 2012 - 19:35 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – L’erba la coltivava in casa e poi la dava ai figli. Tutto, ha raccontato ai giudici un cittadino belga di 60 anni, per impedire che i suoi ragazzi andassero a comprare chissà che cosa in strada. I giudici, però, non si sono inteneriti e lo hanno condannato lo stesso ad una pena di 11 mesi di reclusione, pena sospesa con la condizionale.

L’uomo, della città belga di Peruweltz, ha candidamente ammesso di aver piantato ben 37 piantine di canapa indiana. Ai giudici il belga ha spiegato: che il suo obiettivo  era quello di “proteggere la salute dei miei tre bambini, consumatori di cannabis. Ho preferito coltivare da me un’erba di qualità anziché vedere i miei bambini acquistare qualche schifezza da un criminale”.

La distinzione tra erba di qualità e erba cattiva non ha però intenerito i giudici che hanno ribadito il principio secondo cui la droga è nociva. Quindi, per papà-pusher è scattata la condanna.